Economia

A Bologna il nuovo centro di ricerca Philip Morris: "250 posti di lavoro"

La multinazionale Philip Morris è pronta a investire in Italia per un centro di ricerca all'avanguardia da realizzare a Bologna. Soddisfazione del Mise

A Bologna il nuovo centro di ricerca Philip Morris: "250 posti di lavoro"

Bologna si rivela ancora la prima scelta delle grandi realtà industriali per i loro progetti di rilancio. Dopo i ben noti investimenti del settore automotive, è l'americana Philip Morris a stabilirsi nei pressi del capoluogo emiliano con il "più grande centro ricerca in industrializzazione e sostenibilità nel mondo". A dichiararlo è il presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia, Marco Hannappel: "Apriremo a Bologna un centro di servizi per l'innovazione e la ricerca e sviluppo che farà convergere su Bologna una serie di competenze e di persone per 250 posti di lavoro complessivi. Alcuni sono già presenti, altri che si trasferiranno dall'estero e altri posti di lavoro nuovi".

Il nuovo centro di ricerca sarà un "fiore all'occhiello a livello mondiale". Nel corso dell'evento digitale Ansa La fabbrica del futuro, Marco Hannappel ha presentato il progetto di Bologna, che non è il primo sul territorio italiano per la multinazionale. Infatti, a novembre era stato annunciato "un centro all'avanguardia di servizi digitali per i consumatori, il Philip Morris Disc (digital information and service center), che oggi dà lavoro a oltre 300 persone" a Taranto.

I progetti in cantiere da parte Philip Morris richiederanno importanti investimenti, che la multinazionale ha quantificato in "2,4 miliardi di dollari in spese di capitale per macchinari e attività di industrializzazione di nuova generazione, tutta su prodotti innovativi" per il triennio 2021-2023. Di questi, una buona parte è destinata agli investimenti in Italia. Quest'importante piano di investimenti fa parte di un progetto di ampio respiro, che nasce dalla "decisione globale di una trasformazione del settore del tabacco dal di dentro, con prodotti sempre di tabacco ma senza combustione". In questo grande programma si inserisce l'impianto di Crespellano, che come ha spiegato Hannappel consta di "due siti produttivi, 1600 persone, oltre un miliardo di investimento che si integra in una filiera che per noi era già integrata dal punto di vista agricolo e in questa maniera è diventata una filiera agroindustriale di nuova innovazione, Industria 4.0".

Nel corso dell'evento digitale Ansa La fabbrica del futuro, il vice ministro dello Sviluppo economico, Gilberto Pichetto Fratin ha dichiarato: "A fianco di un sistema di modernizzazione del pubblico e di rete a favore del privato, bisogna agevolare l'investimento estero, non solo quello italiano, e la crescita dei capo-fila". Il viceministro ha continuato: "La caratteristica del nostro paese è di tanti piccoli che, in passato, sono riusciti a riunirsi in distretti. Oggi i distretti, forse, non sono più territoriali. ma possono essere distretti di filiera. È un cambio del modello di distretto che, con un capofila forte e competitivo nel mondo, si riesce ad allineare in un nuovo modello di sviluppo".

Pichetto Fratin, quindi, conclude: "Il Mise ha nel proprio budget 25 miliardi di incentivi tutti sullo sviluppo tecnologico. L'altro fronte è la ricerca che significa ricercatore, università, scuole, formazione a tutti i livelli.

Questa è la sfida che ha il paese e, se noi riusciremo ad accompagnare questo passaggio, credo che potremo moltiplicare quello che è un gran bell'esempio che è l'investimento di Philip Morris".

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