Economia

Bonus Internet per aziende e professionisti: cosa c’è da sapere

Si tratta di un contributo per l’attivazione di abbonamenti a internet ultraveloce. Il bonus connettività prevede fino a 2.500 euro. Ecco cosa c’è da sapere

Bonus Internet per aziende e professionisti: cosa c’è da sapere

Il bonus connettività è stato pensato per la digitalizzazione del Paese, spingendo aziende e professionisti ad attivare contratti di connessione internet a banda ultra-larga.

Le richieste sono da inoltrare entro il 15 dicembre 2022, ma è probabile che il termine venga spostato in là nel tempo, giacché l’85% dei fondi è ancora disponibile. Il bonus si sta diffondendo a macchia di leopardo, considerando che alcune regioni hanno già esaurito i fondi per l’erogazione del bonus più appetitoso, quello da 2.500 euro. Ma procediamo con ordine.

Cos’è e chi può usufruirne

È un contributo per le micro imprese, le medie imprese e per i professionisti con partita Iva che svolgono una professione intellettuale così come disciplina l’articolo 2229 del Codice civile ovvero, in linea generale, quelle professioni che richiedono l’iscrizione in appositi albi o elenchi.

I beneficiari hanno diritto a un solo voucher, e questo vale anche per le imprese che hanno diverse sedi. Il bonus segue diverse logiche, a seconda del tipo di connettività o a seconda di quello che viene definito in gergo lo “step change”, ossia l’incremento della banda di una connessione già attiva.

Il voucher va richiesto agli operatori accreditati, ossia circa 170 soggetti distribuiti su tutto il territorio nazionale che agiscono in concerto con Infratel Italia S.p.A.

I contributi

Il richiedente può fare affidamento su tre diversi benefici: il contributo da 300 euro, quello da 500 euro e quello da 2.000 euro ai quali possono aggiungersi ulteriori 500 euro per eventuali costi legati al ricollegamento della banda. Ogni operatore autorizzato offre un pacchetto di offerte collegate ai voucher, è quindi impossibile stilare un elenco esaustivo e aggiornato delle connessioni a banda ultra-larga e dei relativi prezzi di mercato.

Il principio generale prevede che il voucher da 300 euro possa essere sfruttato per le connessioni internet fino a 300 Mbps, quello da 500 euro per le connessioni fino a 1 Gbps e quello da 2.000 euro per le connessioni fino a 1 Gbps con banda minima garantita superiore ai 100 Mbps. A questi si aggiunge il contributo per i ricollegamenti che si dovessero rendere necessari per il potenziamento della banda, limitatamente però ai voucher da 500 e da 2.000 euro.

Il fondo stanziato è di poco superiore ai 576 milioni di euro e, tra stanziamenti prenotati e quelli già assegnati, resta disponibile l’85% del plafond (approssimativamente 490 milioni). Il 25% delle risorse è destinato ai contributi da 300 euro, il 50% a quello da 500 euro e il restante 25% al contributo più corposo da 2.000 euro. Le risorse sono assegnate dal fondo Sviluppo e coesione per il quale le regioni del Sud hanno importanza rilevante. Può accadere che, in alcune regioni, i fondi siano in esaurimento mentre in altre ci sia ancora larga disponibilità.

Questo è un buon motivo per non attendere oltre.

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