Economia

Spunta il “giorno x” per le tv: come (e quando) avere il bonus

L'introduzione del nuovo standard tecnologico Dvbt-2 avverrà definitivamente a partire dal prossimo 1 gennaio 2023

Scatta il “giorno x” per le tv: come (e quando) avere il bonus

A partire dal prossimo lunedì 23 agosto gli italiani potranno richiedere il bonus rottamazione tv, ideato specificamente per incentivare l'acquisto di televisori compatibili coi nuovi standard tecnologici del digitale terrestre Dvbt-2/Hevc Main 10.

Il decreto, che porta la firma del ministro per lo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale e comprende anche il modulo tramite cui ottenere l'incentivo, documento da consegnare al rivenditore oppure ad un'isola ecologica autorizzata. Come già anticipato, il bonus corrisponde ad uno sconto del 20% da applicare al costo dell'apparecchio televisivo per un massimo di 100 euro ed è cumulabile col vecchio incentivo, che resta quindi in vigore. Non è invece richiesta alcuna necessità di rientrare in determinati parametri Isee.

Il ministero per lo Sviluppo economico ha già pubblicato, inoltre, anche le date specifiche entro le quali la nuova tecnologia del digitale terrestre dovrebbe sostituirsi a quella vecchia. Prima scadenza in calendario il 15 ottobre 2021, momento in cui alcuni programmi nazionali saranno trasmessi esclusivamente tramite la codifica Dvbt/Mpeg-4. La stessa Rai renderà possibile la visione di ben 9 canali esclusivamente col nuovo standard Mpeg-4: ciò significa che chi per quella data avrà ancora un televisore di vecchia generazione non vedrà più, tra gli altri, Rai 4, Rai 5, Rai Storia, Rai Scuola, Rai Sport, Rai Gulp, Rai YoYo. Sarà presumibilmente possibile udire solo l'audio del programma in onda, senza tuttavia ricevere le immagini. Nessuna modifica, invece, per i 3 principali canali Rai e per RaiNews24. Anche Mediaset inizierà a passare alle nuove tecnologie a partire da metà ottobre.

A cavallo tra novembre/dicembre 2021, inoltre, le prime emittenti locali che occupano la banda 700 (destinata oramai al 5G) saranno costrette al "trasloco". Sarà, in questo caso, semplicemente necessario programmare una risintonizzazione dei canali. Il resto delle "migrazioni" verso le nuove frequenze, per quanto concerne le emittenti locali, avverrà tra gennaio e giugno 2022.

Il calendario

Il riassetto delle frequenze televisive dovrebbe articolarsi secondo tale ordine: 1) dal 15 novembre 2021 al 18 dicembre 2021 nell'area 1A (Sardegna); 2) dal 3 gennaio 2022 al 15 marzo 2022 nell'area 2 (Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia tranne la provincia di Mantova, provincia di Piacenza, provincia di Trento, provincia di Bolzano) e nell'area 3 (Veneto, provincia di Mantova, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna tranne la provincia di Piacenza) 3) dal 1 marzo 2022 al 15 maggio 2022 nell'area 4 (Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata; Abruzzo, Molise, Marche); 4) dal 1 maggio 2022 al 30 giugno 2022 nell'area 1B (Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania).

Per quanto riguarda, infine, l'introduzione del nuovo standard tecnologico Dvbt-2, stando a quanto disposto nel decreto, esso sarà introdotto a partire dal 1° gennaio 2023).

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