La Borsa aspetta il dopo-Patuano

L'accordo per le dimissioni atteso a ore. Oggi o domani il cda che passerà tutte le deleghe al presidente Recchi

Le dimissioni formali di Marco Patuano dal vertice di Telecom, attese già per la serata di ieri, dovrebbero arrivare stamane. Comunque in tempo utile per dare informazioni certe al mercato prima dell'apertura della Borsa. Viceversa la società potrebbe fare comunque un comunicato. Anche perché sull'andamento odierno del titolo, dopo il precipitare della situazione, ci sono già abbastanza incognite. Il divorzio dell'ad, maturato tra venerdì e sabato scorsi, non è in ogni caso più in discussione. Per una comunicazione ufficiale mancava fino a ieri sera solo la firma sull'accordo relativo al «pacchetto» della buonuscita di Patuano, che per l'ultimo anno di mandato e i due anni di «mancato preavviso» è valutata intorno ai 7-8 milioni, più il tfr e l'eventuale riconoscimento di stock option. Il passaggio formale è obbligato per poter convocare d'urgenza il cda, domani o addirittura già oggi, nel quale le dimissioni diventano effettive, le deleghe di Patuano passano al presidente Giuseppe Recchi ad interim, così come l'incarico di avviare l'iter di ricerca del nuovo ad e quello di convocare il Comitato nomine e remunerazioni, dove siede anche l'ad di Vivendi Arnaud de Puyfontaine, reale regista dell'intera operazione dall'alto del 24,9% del capitale che il gruppo francese detiene in Telecom Italia. In quanto ai candidati per il posto di Patuano, l'ad di Ntv Flavio Cattaneo resta in pole e già oggi si potrà capire meglio come potrebbe sganciarsi dalla società dell'alta velocità ferroviaria della quale detiene azioni e opzioni fino al 9,2% del capitale. Ma oltre a Cattaneo ci sono in pista anche l'ex ad di Deutsche Telekom Rene Obermann, l'ex di Sky Tom Mockridge e, secondo alcuni, anche un altro manager di Vivendi: il «coo» Stéphane Roussel, consigliere di Telecom e membro del Comitato nomine. Una scelta che renderebbe ancor più francese Telecom. Sia Cattaneo, sia Roussel siedono già nel cda e dunque per una loro eventuale nomina ad amministratore delegato non servirebbe né una cooptazione né l'assemblea. Di certo il sostituto di Patuano sarà un manager scelto dall'azionista che ha investito oltre 3,5 miliardi in Telecom e che intende portare avanti strategie condivise dal top manager. Cosa che finora non era. La parola chiave è «convergenza», per un futuro dove l'integrazione tra reti tlc e contenuti sarà assoluta. E poi altri tre concetti chiave: risparmi, investimenti, banda ultralarga, sulla quale l'uscita di Patuano prelude ad una accelerazione del piano per la realizzazione della nuova rete, autostrada ideale per la convergenza tra tlc e contenuti media. Non è un caso che Vivendi sia interessata a un'alleanza con Mediaset sui canali PremiumE mentre fuori si intrecciano strategie e alleanze, dentro Telecom il lavoro sarà quello di passare a setaccio i costi per evidenziare risparmi che finanzino gli investimenti. Più di quelli previsti da Patuano.

E in questa chiave potrebbe essere ceduta Tim Brasil, considerata in questo quadro non più strategica. Da sciogliere resterà il nodo della vendita delle torri di Inwit: la «valorizzazione è in corso», spiegano a Telecom, parlando delle due offerte vincolanti arrivate da Cellnex/F2I ed EI Towers. MZ

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