Il voto in Europa crea forti tensioni sulle principali piazze finanziarie del Vecchio Continente. Da una parte la schiacciante vittoria del socialista Francois Hollande sul presidente uscente Nicolas Sarkozy in Francia, dall'altra il boom dei partiti estremisti (staliniani e noenazi) in Grecia: le Borse europee hanno già bocciato la nuova geopolitica del Vecchio Continente.
Dopo una mattinata in profondo rosso la Borsa di Milano è riuscita virare in positivo. A Piazza Affari il Ftse Mib e l’All Share avanzano rispettivamente dello 0,67 e dello 0,50 per cento, a 13.997 e 15.019 punti. Restano in territorio negativo, al contrario, le altre piazze continentali: Parigi perde lo 0,13 per cento e Francoforte lo 0,86 per cento. Piatta Londra. Guardando ai titoli, vola BpM, che avanza del +7 per cento. Bene anche A2A, Ferragamo e Unicredit. In calo Banco Popolare, Finmeccanica, Mediobanca e Fiat Industrial. Sui mercati europei regna l'incertezza dopo l’esito delle elezioni in Francia, con la vittoria del socialista Hollande. Ma a spaventare di più è la Grecia, con gli investitori che temono una revisione delle politiche di austerity concordate con Bruxelles dopo la salita della sinistra radicale e dei neo-nazisti.
Dopo le incertezze create dall’esito del voto in Grecia e in Francia, anche il differenziale di rendimento tra i Btp decennali e i Bund tedeschi è schizzato all'insù. Lo spread è in fortissima altalena.
Adesso il differenziale si attesta a 395 punti, dopo aver toccato un massimo a quota 401. Venerdì scorso aveva chiuso a 386 punti. Il rendimento del decennale è al 5,53%. Lo spread calcolato sui Bonos spagnoli si è, invece, attestato a 426 punti con un tasso del 5,83%.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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