"Bpm-Agricole? Il Golden Power sarà attivato anche per i francesi"

Ma Parigi è già pronta a rispettare tutti i paletti

"Bpm-Agricole? Il Golden Power sarà attivato anche per i francesi"
00:00 00:00

"Non ho obiezioni politiche, io ho una legge che devo far rispettare, come l'ho fatta rispettare agli altri la farò rispettare a loro". Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti non è certo uno che ama le frasi poco chiare e così si è espresso ieri a chi gli ha chiesto se avrebbe usato il golden power nel caso in cui i francesi di Crédit Agricole muovessero su Banco Bpm.

Del resto, è recente la memoria di quando il Tesoro e la presidenza del Consiglio hanno deciso di esercitare i poteri speciali sulla scalata di Unicredit a Banco Bpm, portando il ceo Andrea Orcel a fare marcia indietro in ragione dei rigidi paletti applicati alla potenziale acquisizione. A una prima lettura frettolosa, dunque, potrebbe sembrare che il governo italiano sia pronto a erigere un nuovo muro invalicabile rispetto alla prospettiva che un gruppo francese si appropri del controllo dell'istituto guidato da Giuseppe Castagna (in foto). Mentre in filigrana, si fa notare nelle sale operative, da un lato il numero uno del Tesoro non poteva certo trattare diversamente l'Agricole (che ha chiesto alla Bce di salire oltre il 30% di Piazza Meda) da Unicredit. Dall'altra, però, se a una potenziale integrazione tra i due istituti venisse preso e replicato lo stesso decreto Golden Power inflitto a Unicredit, i transalpini avrebbero certamente meno difficoltà a rispettarlo scrupolosamente. La filiale italiana dell'Agricole, guidata negli anni da Giampiero Maioli che ora è passato alla presidenza dell'istituto, ha un modello di business vicino a quello del Bpm, orientato al credito verso le piccole e medie imprese. Inoltre, la banca transalpina non ha una presenza in Russia e non avrebbe problemi nemmeno a mantenere l'attuale esposizione della casa d'investimenti Anima ai titoli di Stato italiani. Pertanto, stare dentro quei paletti rigidi sarebbe meno dispendioso e innaturale per il Credit Agricole rispetto a quando lo sarebbe stato per Unicredit. Va comunque sottolineato che non è affatto detto che l'eventuale Dpcm golden power sia in tutto e per tutto uguale a quello di Unicredit, per cui ogni discorso in questo momento rimane basato su ipotesi: certo è, però, che le continue dichiarazioni di Castagna - il quale continua a temere un possibile ritorno di Orcel e quindi non vuole stare fermo - sono state anche un test per valutare gli umori di Roma che in passato caldeggiava un matrimonio con Mps. Ieri, intanto, Castagna è stato ricevuto a Palazzo Chigi e avrebbe avuto un incontro con Gaetano Caputi, il capo di gabinetto di Giorgia Meloni.

Tra gli argomenti trattati anche il rafforzamento di Agricole nel capitale di Bpm, ma non ci sarebbe stato il tema del terzo polo bancario con Siena.

Intanto il prossimo anno andranno a scadenza gli attuali vertici di Piazza Meda ed è probabile che i francesi di Agricole chiedano di esprimere la presidenza.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica