La Brexit non spaventa Yoox che ora punta sui gioielli

Entro il 2020 ricavi su del 17%. Il gruppo spinge ancora di più su lusso (orologi), esclusività e servizi in rete

Sempre più lusso, sempre più in rete. I pilastri su cui Yoox ha costruito il suo successo restano solidi più che mai, capaci di resistere anche alla Brexit. Ne è convinto il leader delle vendite di alta gamma on line, che nel piano industriale al 2020, presentato ieri a Londra e gradito alla Borsa (+3,2% il titolo), prevede una crescita dei ricavi netti (1,7 miliardi di euro nel 2015 ) in un range del 17-20% a tassi di cambio costanti: ben più del 15% di espansione che il settore del lusso si aspetta. Un ottimismo che si traduce in investimenti, tecnologici e non solo: il gruppo sta assumendo nuovo personale ed espandendo il quartier generale a Londra, a conferma dell'impegno a mantenere la sua presenza nel Regno Unito.

Radici italiane, linfa inglese, la società frutto della fusione, avvenuta nell'ottobre scorso, tra la creatura di Federico Marchetti e il gruppo inglese Net-a-Porter, più di altre ha dovuto tener conto, tra i possibili scenari economici, dell'impatto potenziale della Brexit. Che per la verità si è già fatto sentire, con un rallentamento degli ordini da metà giugno che probabilmente proseguirà nel secondo semestre e nel lungo termine ridimensionerà il peso della Gran Bretagna nel fatturato globale del gruppo al 12% circa nel 2020 dal 15,8% del 2015. Anche se da un punto di vista delle valute il deprezzamento della sterlina - precisa la nota del gruppo - ha un effetto neutrale sulla profittabilità, perché ricavi e costi si bilanciano.

L'ad Marchetti parte proprio da qui, all'incontro con gli analisti: «Siamo stati sorpresi dalla decisione di Londra, ma non colti alla sprovvista, i numeri del piano includono questo scenario. Credo - ha aggiunto - che siamo una global company e che saremo sempre più internazionali. Continueremo a crescere con o senza Brexit. Siamo molto resilienti sia per distribuzione geografica che per modello di business». Anzi, «abbiamo dei piani ambiziosi - prosegue il Ceo - per crescere più rapidamente rispetto al mercato. Sono sicuro che entro il 2020 potremo contare, non soltanto su cinque anni di forte crescita dei ricavi e della redditività, ma saremo all'avanguardia nell'innovazione da un punto di vista tecnologico anche per il decennio successivo».

Una strategia basata su esclusività e velocità. Dalla moda al design, sono infatti le griffe ad attirare i «big spender», e per loro Yoox ha deciso di puntare su alta gioielleria e orologeria ultimo modello: una nuova «vetrina virtuale» da cui il gruppo si aspetta un giro d'affari di 100 milioni di euro entro il 2020. Chi compra il lusso non ha tempo da perdere. Il pc non basta più: vuole acquistare direttamente dallo smartphone.

È la «rivoluzione del mobile» che sta trasformando il commercio on line: e Marchetti punta proprio su questo per rafforzare la sua leadership. Ed ecco le soluzioni personalizzate per chi utilizza il mobile, comprese le app dedicate, per legare più strettamente la clientela, sottraendola ai colossi del commercio in rete.

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