Cairo: «Rcs? Ho il 4,6% Non sono io il salvatore»

L'editore non vuole essere chiamato in causa nella ricerca del nuovo socio di riferimento. «Al primo posto c'è Della Valle»

Camilla ContiLe parole sono state scelte con diplomazia, ma il messaggio lanciato ieri da Urbano Cairo è chiarissimo: non dipingetemi addosso il ruolo di salvatore di Rcs ora che al gruppo editoriale manca un socio di riferimento, dopo l'uscita annunciata di Fca che della Rizzoli possiede il 16,7 per cento. «Macchè salvatore, io sono al 4,6%, ora ho la mia quota e basta», ha detto ieri il numero uno di Cairo Communication. Che poi si è detto interessato a tutto il gruppo, non a singoli pezzi», smentendo di fatto le indiscrezioni circa un suo interesse per la sola Gazzetta dello sport. Quanto alla mossa degli Agnelli, ha aggiunto: «Non me l'aspettavo, John Elkann non mi ha detto nulla. Comunque hanno fatto una scelta che è rispettabilissima». Infine, a chi gli chiedeva se ora non c'è più l'azionista di riferimento, Cairo ha risposto: «Vediamo, ora c'è Della Valle». Mister Tod's è, infatti, diventato il primo socio con oltre il 7% del capitale.Secondo l'imprenditore torinese, il Corriere della Sera «non ha bisogno di essere salvato. Certo, i conti non sono brillanti, ma speriamo che il piano funzioni chiaramente in tempi veloci. L'esecuzione è importante ed è importante che ci siano le risorse. Uno dei miei principi fondanti è pensare positivo, ma anche essere realisti».Sullo sfondo restano però le trattative sul debito con le banche (Ubi, Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Unicredit e Bnp) esposte per 487 milioni con Rcs: qualcuno teme, infatti, che l'uscita dalla compagine azionaria di Fca possa influire negativamente sull'andamento delle attività. Mentre sia i soci sia gli istituti creditori attendono il verdetto dell'Antitrust alla vendita di Rcs Libri a Mondadori con il contestuale incasso dei 127,5 milioni pattuiti mesi fa, al momento dell'accordo. Soldi che in gran parte finirebbero nelle tasche delle banche per abbattere l'indebitamento e allontanare lo spettro di un nuovo aumento di capitale da 200 milioni. Sul fronte del riassetto industriale, il dossier relativo alla controllata spagnola Veo Television si fa più articolato perché l'interesse per le due licenze del digitale terrestre di proprietà della Tv spagnola ha portato all'apertura di un altro tavolo di trattative. L'ad, Laura Cioli, starebbe negoziando non solo per la cessione dell'intera Veo Tv ma anche per l'eventuale affitto di uno dei canali del digitale terrestre di cui la società televisiva spagnola è proprietaria. Con l'obiettivo di portare a casa attorno ai 3,5 milioni di euro.

In Piazza Affari ieri il titolo Rcs ha chiuso la seduta con un leggero rialzo dello 0,68% a 0,48 euro. La performance borsistica dell'ultimo anno resta, però, negativa con un -61,9 per cento. Cairo Communication ieri ha invece messo a segno un +3,35% a 4,31 euro.

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