Ieri la Grecia ha bocciato il piano di austerity proposto dai creditori per concedere nuovi aiuti al Paese, facendo tornare lo spettro di un Grexit.
Lo spread tra Bund e Btp decennali si allarga in apertura di circa 20 punti percentuali passando dai 145 punti della chiusura di venerdì ai 163 nei primi scambi di questa mattina, per poi scendere a 159 punti. Complici le dimissioni a sorpresa del ministro delle Finanze Yanis Varoufakis, interpretate come una concessione nei confronti dei creditori, infatti, per ora la vicenda non scatena il panico che alcuni paventavano. Il differenziale Bonos/Bund segna 160 punti per un tasso del 2,31%.
Tutte le principali Borse europee hanno aperto in ribasso, per poi ridurre le perdite, probabilmente anche in questo caso grazie alle dimissioni di Varoufakis. Piazza Affari, che ha aperto a quasi -3% , resta "maglia nera" dei mercati Ue. Le vendite colpiscono soprattutto il settore bancario. L’indice Ftse Mib cede il 2,45%. Sulle altre piazze non si registrano più flessioni superiori all’1,5%: Francoforte segna -1,16%, Parigi -1,31% e Madrid -1,21%. Londra se la cava con un -0,67%. Non c'è stato quindi l'impatto devastante che si pronosticava ieri, quando i trader di Goldman Sachs parlavano di un'apertura in ribasso del 10%.
Chiude in netto ribasso la Borsa di Tokyo, che accelera le
perdite nella seconda parte della seduta fino a terminare gli scambi a -2,08%, risollevandosi dal minimo intraday di poco superiore al2,5%. L’indice Nikkei, avvicinatosi a quota 20.000, cede 427,67 punti, a 20.112,12.
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