Economia

Caro bollette, cosa accadrà ai mutui e ai prestiti

I principali istituti di credito corrono ai ripari e mettono in campo una serie di offerte per i propri clienti

Caro bollette, cosa accadrà ai mutui e ai prestiti

Per contrastare inflazione e caro energia le banche scelgono di venire incontro alle esigenze dei propri clienti tramite una serie di agevolazioni, tra cui la rimodulazione dei mutui, la rateizzazione delle spese (comprese quelle energetiche) e l'adozione di tassi agevolati sulla base del reddito. Tra gli istituti di credito coinvolti, Intesa San Paolo e Unicredit scelgono di puntare sull'offerta di piani di rateizzazione di spese e pagamenti per le utenze. La rimodulazione dei prestiti è già operativa per i clienti Bper, mentre Banco Bpm valuta ulteriori integrazioni ai decreti Aiuti.

Cosa accade ai mutui

Per quanto concerne le iniziative adottate dalle principali banche in relazione all'erogazione dei mutui, quelle più diffuse riguardano la possibilità di mettere a disposizione dei piani di sospensione o di rimodulazione dei rimborsi. Pertanto chiunque necessiti di un prestito per la compravendita di un'abitazione potrà fare affidamento tanto sul fondo di garanzia mutui prima casa previsto dal decreto Sostegni-bis (dl 73/2021) quanto sulle agevolazioni messe in campo dagli istituti di credito.

Unicredit ha deciso di venire incontro alle esigenze dei circa 400mila clienti titolari di mutui, concedendo loro la facoltà di sospendere per un massimo di 12 mesi il pagamento della quota capitale delle rate e quella di scegliere se ridefinire la rata mensile tramite una rimodulazione del piano di rimborso o di procrastinare il pagamento fino a 3 rate. Intesa ha stanziato un fondo da circa 5 miliardi di euro per fornire le medesime agevolazioni ai propri affiliati.

Il gruppo Bper, oltre a proporre una serie di prodotti a tasso agevolato, si è dichiarato disponibile a offrire ai propri clienti, la possibilità di "rimodulare, all'interno di uno stock di oltre 2 miliardi di euro, il prestito secondo le proprie esigenze, sia a coloro che l'hanno già sottoscritto sia a quelli che lo faranno".

I prestiti

Per quanto concerne l'ambito dei prestiti, Intesa ha deciso di mettere a disposizione 500 milioni ai propri affiliati da almeno 6 mesi con Isee inferiore a 40mila euro. Il fondo consentirà ai clienti del gruppo di usufruire di un prestito personale a tasso fortemente agevolato per un importo massimo di 6mila euro, spalmabile su 20 anni. L'istituto di credito apre tali possibilità a una platea più ampia rispetto a quella prevista (tetto Isee di 12mila euro a persona o di 20mila euro per famiglie numerose) nei decreti Aiuti relativamente all'erogazione automatica del Bonus sociale in bolletta (dl 50/22, dl 115/22, dl 144/22).

Banco Bpm ha annunciato di essere nel pieno della definizione del piano di attuazione delle disposizioni previste dal decreto Aiuti e di stare valutando la realizzazione di ulteriori integrazioni. Per ora è stato disposto un plafond da 2 miliardi di euro, che andrà a sommarsi alle risorse già create dal Pnrr con lo scopo di mettere a disposizione delle aziende italiane che si occupano del settore agroalimentare dei prodotti bancari a condizioni estremamente favorevoli, privilegiando l'ambito delle energie rinnovabili e quello dell'efficientamento delle produzioni.

Spese e Bollette

In questo specifico ambito, Unicredit propone ai propri clienti un piano di dilazione fino a un massimo di 6 mesi degli acquisti effettuati con una specifica carta dedicata. Intesa sceglie di destinare un fondo da 2,5 miliardi alla rateizzazione di spese e pagamenti per le utenze.

Bnl punta sulle famiglie, con offerte connesse alla gestione e all'efficientamento energetico della casa.

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