Economia

Olio, burro e riso: occhio al prezzo. Cosa ci costa di più al supermercato

L’Unione nazionale consumatori ha stilato una lista degli alimenti di cui l'importo è salito alle stelle

Olio, burro e riso: occhio al prezzo. Cosa ci costa di più al supermercato

Si preannuncia un inverno difficile per le famiglie italiane, alle prese con la rapida e dolorosa impennata dei prezzi dei beni di consumo. I rincari, cominciati con l’esplosione della guerra in Ucraina, hanno coinvolto più settori incidendo in maniera consistente sulle tasche dei cittadini. La colpa è dell’inflazione, con la perdita di potere d'acquisto della moneta, anche se la crisi che attanaglia l’economia mondiale potrebbe condurre l’Europa dritta verso una fase di recessione. L’aumento dei costi dell’energia elettrica (+136,7%), caricato interamente sulle bollette, ha provocato, a cascata, l’incremento dei prezzi anche delle materie di prima necessità.

I prodotti che hanno subito i maggiori rincari

Un esempio concreto è rappresentato dall’olio di semi, quello che solitamente viene utilizzato per friggere, che nei prossimi mesi, se il costo dell’elettricità non verrà calmierato, potrebbe diventare più caro dell’olio di oliva. In un anno, il prezzo di questo bene alimentare è cresciuto del 59,4%. In media si va da un euro a un euro e cinquanta a bottiglia. Le bollette diventano ogni giorno più care e recuperare le materie prima diventa sempre più complicato. La conseguenza immediata è che ne risente l’intera filiera con l’aumento generalizzato dei prezzi. L’Unione nazionale consumatori ha stilato una lista dei prodotti il cui costo è salito alle stelle. Si parte dai dolcetti confezionati, che hanno subito un incremento minore (+10,8%), fino ad arrivare al burro, oltretutto un bene di prima necessità, che ha fatto registrare l’aumento maggiore (+38,1%). L’altro prodotto il cui prezzo è cresciuto in maniera esponenziale è il riso (+26,7%), a seguire la pasta (+24,6%), la farina (+24,2%), i cavoli (+19,6%), i formaggi (+19,3%) e le uova (+16,4%). Incrementi anche per i piatti pronti (+11,4%) e il pesce surgelato (+10,9%).

Il nodo delle bollette dell’energia elettrica

A monte, come abbiamo già accennato, a causare l’aumento dei prezzi dei beni di consumo c’è il folle incremento del costo dell’energia elettrica, non solo per coloro che hanno scelto il mercato libero, ma anche per chi ha deciso di affidarsi al mercato tutelato (+57,3%). In termini pratici, come riporta il quotidiano Libero, la spesa media della bolletta della luce per una famiglia modello costa, oggi, 863 euro per chi sta nel mercato libero e 362 euro per chi ha scelto quello tutelato. Va leggermente meglio per ciò che riguarda il gas. In questo caso gli incrementi sono del 63,7% e del 43% di quello tutelato. L'Unione nazionale consumatori, intanto, ha chiesto al nuovo governo un bonus di 600 euro per le famiglie.

Il Codacons, invece, è per il taglio dell’Iva del 4% sui beni di prima necessità.

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