La carta Falciai all'esame della Borsa

Alessandro Falciai è a un passo dalla presidenza di Monte Paschi. La candidatura dell'imprenditore livornese a prendere il posto del dimissionario Massimo Tononi è stata ufficializzata ieri dalla deputazione amministratrice della Fondazione Mps, confermando le voci della vigilia. La staffetta al vertice di Rocca Salimbeni sarà quindi oggi al vaglio di Piazza Affari, dove il Monte continua a essere oggetto di forti manovre speculative: venerdì scorso il titolo ha ceduto il 9,2%, tornando a 21 cent.

La Fondazione, anche nella veste di socio storico di Mps, il 24 novembre proporrà quindi il nome di Falciai all'assemblea dei soci chiamata ad approvare il maxi-aumento di capitale fino a 5 miliardi, resosi necessario dopo la vendita delle sofferenze. Il nome di Falciai - attivo nell'immobiliare e nel private equity con la sua Millenium Partecipazioni -è sostenuto da Axa (3,3% del capitale) e ha l'appoggio del Tesoro (primo socio con il 4%).

L'ente di Palazzo Sansedoni spera comunque che, «considerato l'alto profilo» dell'imprenditore e la sua «approfondita conoscenza» di Mps, questa candidatura vedrà convergere un ampio consenso dei soci. Lo stesso Falciai detiene l'1,5% di Mps, di cui è consigliere e presidente del comitato nomine. A meno di colpi scena sarà quindi Falciai a gestire la ricapitalizzazione insieme al capo azienda Marco Morelli. Quest'ultimo oggi dovrebbe essere sentito da Consob per il caso Corrado Passera (l'ex ad di Intesa Sanpaolo ha polemicamente ritirato la propria offerta di salvataggio) poi riprenderà il road show alla ricerca di un anchor investor per l'aumento: sarebbe in agenda un nuovo incontro con il fondo sovrano del Qatar.

L'impresa comunque non appare facile: lo stesso cda del Monte ha evidenziato nella relazione per l'assemblea che i grandi investitori contattati sono alla finestra, in attesa dell'esito del referendum costituzionale, voluto dal premier Matteo Renzi per il 4 di dicembre.