Economia

Cashback, Pos e pagamenti: cosa cambia adesso

Modifiche al calendario dei rimborsi, inizialmente previsti entro due mesi dalla fine di ciascun semestre

Cashback, Pos e pagamenti: cosa cambia adesso

Il credito di imposta a beneficio degli esercenti, pari al 30% delle commissioni addebitate per transazioni effettuate a partire dal primo luglio 2020 con carte di pagamento (di credito, di debito, prepagate) o con strumenti di pagamento tracciabili, il cosiddetto “bonus Pos”, potrà essere elevato al 100% nel caso in cui gli esercenti che vendono ai consumatori finali adottino, dal primo luglio 2021 al 31 dicembre 2022, strumenti di pagamento elettronico collegati con i registratori telematici o strumenti di pagamento evoluto. È ciò che si legge nella bozza del dl Lavoro, che prevede anche norme sul Fisco.

Allo stesso tempo, vengono introdotti nuovi crediti di imposta: uno di massimo 230 euro (si va dal 70% della spesa per piccoli esercenti con ricavi sotto i 200mila euro, fino al 10% per chi ha ricavi superiori ai 5 milioni di euro) per acquistare, affittare o comunque utilizzare questi strumenti di pagamento collegati ai registratori telematici della fatturazione elettronica. E il secondo, da massimo 460 euro (si va dal 100% per piccoli esercenti al 40% per quelli con ricavi sopra i 5 milioni) per chi acquista, affitta o comunque usa strumenti evoluti di pagamento elettronico che consentono anche la memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi.

Per quanto riguarda il cashback, invece, c’è uno stop. Il programma di attribuzione dei rimborsi in denaro per acquisti effettuati mediante l'utilizzo di strumenti di pagamento elettronici disciplinato dal decreto del ministro dell'Economia e delle finanze è sospeso per il semestre. I risparmi della misura andranno a finanziare il fondo per la riforma degli ammortizzatori sociali. Per l'anno 2022 è istituito nello stato di previsione del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali un fondo, con una dotazione di 1.500 milioni di euro destinato a concorrere al finanziamento di interventi di riforma in materia di ammortizzatori sociali.

Al cashback hanno aderito, scaricando la App IO, oltre 8 milioni e 900mila persone che finora hanno effettuato oltre 784 milioni di transazioni. Circa 5,9 milioni di utenti hanno più di 50 operazioni e quindi hanno già maturato il diritto a ricevere un rimborso fino a 150 euro. L’applicazione App IO rimane attiva, poter partecipare al cashback, ma anche perché funziona come punto di accesso telematico ai servizi, alle informazioni e alle comunicazioni della Pubblica amministrazione.

Cambia però il calendario dei rimborsi, inizialmente previsti entro due mesi dalla fine di ciascun semestre; c’è uno slittamento, il nuovo provvedimento indica la nuova scadenza nel 30 novembre, sia per il periodo appena concluso sia per quanto riguarda i sei mesi del prossimo anno. La bozza prevede anche una nuova proroga per l'invio delle cartelle esattoriali al 31 agosto, dal precedente 30 giugno. Il dl dispone anche il differimento del tariffario Tari da parte dei Comuni dal 30 giugno al 31 luglio. In tema di lavoro, si prevede la proroga della Cig Covid per l'industria del tessile, dell'abbigliamento, articoli in pelle e pelliccia e conseguente estensione del blocco dei licenziamenti fino al 31 ottobre per questi settori. L’impegno comune è quello di far ricorso a tutti gli ammortizzatori sociali esistenti prima di ricorrere ai licenziamenti.

Nella bozza del dl è previsto anche un pacchetto dedicato a "semplificazione e rifinanziamento della misura Nuova Sabatini". Nel testo si integra l'autorizzazione di spesa per il 2021 con un importo ancora da definire, per"assicurare continuità alle misure di sostegno agli investimenti produttivi delle micro, piccole e medie imprese attuate".

La bozza, per accelerare l'erogazione dei contributi, prevede per le domande presentate prima del primo gennaio 2021 per le quali sia stata già erogata almeno la prima quota di contributo, la possibilità di versare le quote successive.

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