All'indomani del durissimo scontro con Volkswagen, il gruppo Fiat inizia nel migliore dei modi la tre giorni di bilanci: l'americana Chrysler accelera anche nel secondo trimestre e compensa l'andamento problematico delle immatricolazioni del Lingotto in Italia e in Europa La controllata di Fiat ha infatti realizzato un utile netto di 436 milioni di dollari, il 141% in più rispetto ai 181 milioni dell'utile netto adjusted dello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi sono schizzati in alto del 23% rispetto ai 13,7 miliardi di dollari di un anno fa. Oggi invece saranno annunciati i numeri del semestre di Fiat, mentre domani toccherà a Fiat Industrial. La Borsa è comunque fiduciosa, tanto che il titolo del Lingotto ha chiuso in rialzo del 4,86% a 4,186 euro, ancor prima che fossero resi noti i conti di Chrysler, pubblicati a mercati chiusi. La nota di Auburn Hills, inoltre, sottolinea che lo scorso anno nel periodo aprile-giugno la casa automobilistica ha registrato una perdita di 370 milioni di dollari ma solo per i 551 milioni di oneri straordinari derivati dal rimborso dei prestiti dal governo Usa. Il miglioramento dei risultati di Chrysler riflette la crescita a due cifre delle vendite. La quota di mercato statunitense è salita all'11,2%, contro il 10,6% di un anno prima, spinta da un aumento delle vendite al dettaglio Usa del 32%. Giugno in particolare è stato il migliore degli ultimi cinque anni. La quota in Canada si è attestata al 14,5%.
Per i primi sei mesi dell'anno Chrysler ha registrato un utile netto di 909 milioni su ricavi per 33,2 miliardi di dollari. Il debito industriale lordo si è ridotto a 12,5 miliardi di dollari dai 12,6 miliardi al 31 marzo 2012. Ancora nel secondo trimestre il gruppo ha registrato un utile operativo in crescita del 49% a 755 milioni di dollari, a fronte dei 507 milioni dello stesso periodo dell'anno scorso. Infine, Chrysler conferma i target per il 2012: sono previsti ricavi per circa 65 miliardi di dollari e un utile netto di circa 1,5 miliardi di dollari.
Soddisfatto l'ad di Fiat e Chrysler,Sergio Marchionne: «I nostri risultati riflettono la ricerca costante da parte di Chrysler di qualità e valore. Insieme siamo alla ricerca di raggiungere di più, di imparare dal passato e rafforzare il nostro successo». In Italia, però, il momento non è facile per Fiat: per la prima volta anche lo stabilimento di Pomigliano che produce la Nuova Panda andrà in cassa integrazione, allungando la fermata feriale dal 20 al 31 agosto.
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