Cisl apre gli occhi a Cgil e Uil. "Basta scontro fine a se stesso"

"Il sindacalista non può vendere sogni ma deve fare conti con realtà e, nella difficile realtà di questa stagione, costruire risultati e conquiste per le persone che rappresenta"

Cisl apre gli occhi a Cgil e Uil. "Basta scontro fine a se stesso"
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«Il sindacalista non può vendere sogni ma deve fare conti con realtà e, nella difficile realtà di questa stagione, costruire risultati e conquiste per le persone che rappresenta». Il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra (in foto), ieri nell'assemblea organizzativa del sindacato ha invitato Cgil e Uil a un bagno di realismo. Lo scontro con il governo è inutile se non porta frutti per gli iscritti. Ecco perché Sbarra ha rilanciato la proposta di «un grande Patto sociale per risollevare e unire il Paese su obiettivi strutturali non più rinviabili e che non può più aspettare, da stipulare con chi ci sta». L'obiettivo è affrontare i nodi di sistema «che frenano qualità e quantità dell'occupazione, per rilanciare salari e pensioni, politica dei redditi, sicurezza sul lavoro, formazione e politiche attive, nuove strategie industriali, infrastrutturali ed energetiche».

Insomma, la Cisl conferma la propria vocazione di sindacato dialogante e non ideologico, pronto a stringere nuove intese con l'esecutivo. Ma, allo stesso tempo, deciso a battersi per le priorità che in questo momento si chiamano pensioni.

«Come federazione scendiamo in piazza con uno sciopero il 18 dicembre insieme ad altre sigle, il tentativo è quello di impegnare il governo a cambiare, a migliorare le legge di Bilancio», ha detto il segretario generale preannunciando la mobilitazione per correggere le norme che penalizzano la quota retributiva nelle pensioni di sanità ed enti locali a partire dal 2024.

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