Le compagnie col mal di tassi alzano i prezzi della Rc auto

Nei primi tre mesi costi più cari del 4% per chi guida. Premi medi di 368 euro, pesano sinistri e oneri fiscali

Le compagnie col mal di tassi alzano i prezzi della Rc auto
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L'onda lunga dei tassi Bce colpisce anche le assicurazioni, riducendone solvibilità e redditività. Il dato emerge dalla relazione annuale Ivass, l'istituto di vigilanza per le assicurazioni, che rileva nel 2022 una solvibilità scesa al 246% (-5 punti, ma in linea con la media Ue). Soffre la gestione vita, passata da un utile di 4,3 miliardi a una perdita di 0,4. Mentre i rami danni hanno avuto profitti invariati a 2,7 miliardi. Lieve perdita (-100 milioni) invece per l'Rc auto, circostanza che non accadeva dal 2011.

«La crescita dei tassi e quella dei prezzi hanno avuto impatti di rilevo attraverso la riduzione del valore di mercato delle attività e passività finanziarie e l'aumento dei costi dei sinistri», ha spiegato il presidente di Ivass, Luigi Federico Signorini, parlando di «sfide impegnative» per le compagnie assicurative nel 2022». Insomma, l'inflazione ha fatto lievitare i rimborsi assicurativi per i sinistri e il rialzo dei tassi ha fatto perdere di valore ad attività finanziarie, come i Btp, in pancia agli istituti assicurativi italiani.

La situazione ha portato a una serie di contromisure, con le compagnie che nei primi tre mesi di quest'anno hanno ritoccato di un +4% il premio medio dell'Rc Auto, arrivato a 368 euro. Al netto degli oneri fiscali, paghiamo 289 euro contro i 177 euro sborsati in Francia e Spagna: una differenza dovuta al fatto che nel nostro Paese si fanno più incidenti. Sui premi italiani gravano maggiori oneri fiscali che incidono per il 26,2% contro il 9,5% in Spagna, il 19% in Germania e il 35% in Francia. Inoltre, in Italia il costo medio dei sinistri è più alto di 59 euro rispetto alla media degli altri paesi.

Sui rincari sono arrivate le polemiche delle associazioni dei consumatori: «Le tariffe assicurative sono tornate a crescere in modo aggressivo, aggravando i conti delle famiglie», ha commentato il presidente del Codacons Carlo Rienzi. Mentre Furio Truzzi, a capo di Assoutenti, parla di «aumenti ingiustificati» sull'Rc Auto e di compagnie che «hanno sfruttato l'emergenza inflazione» per alzare le tariffe.

Quanto alla raccolta premi, cala quella dell'Rc Auto (-2,1%) e del Vita (-11%). Va bene nvece il ramo danni nei settori diversi dall'auto (+8,2%): con un aumento su base annua in particolare della raccolta nei comparti salute (+8,5%), danni materiali alla proprietà (+8,5%) e Rc generale (+8,2%).

Nel frattempo, è questione di giorni per l'arrivo della soluzione per Eurovita, la compagnia finita in amministrazione straordinaria con i riscatti bloccati e centinaia di migliaia di risparmiatori bloccati nel limbo. Sul caso Signorini ha sottolineato come «si stia delineando una via d'uscita di mercato che vede coinvolto un gruppo di banche e assicurazioni».

A margine della relazione Ivass, lo stesso ministro delle Imprese e del Made In Italy, Adolfo Urso, ha confermato che è attesa, a ore, una soluzione «per risolvere in maniera chiara e definitiva il caso». Il commissario, Alessandro Santoliquido, ha parlato invece della presenza di un «nodo importante», che per essere sciolto necessita della «buona volontà» tra le parti.

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