
Ritorna il ravvedimento speciale per i soggetti che aderiranno al concordato preventivo biennale 2025-2026. A prevederlo è un emendamento al decreto legge fiscale, in discussione alla Camera, a firma del presidente della Commissione Finanze, Marco Osnato di Fdi (in foto). La proposta specifica che i soggetti Isa che aderiranno al concordato preventivo biennale, "relativamente al biennio d'imposta 2025 e 2026, possono adottare il regime di ravvedimento, versando l'imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali, nonché dell'imposta regionale sulle attività produttive". La misura, raccomandata dalla commissione Finanze nella fase di preparazione del decreto correttivo sul concordato, era stata inizialmente esclusa dal governo nella versione approvata a inizio giugno.
Novità anche per i lavoratori impatriati, ossia i Paperoni stranieri che prendono la residenza fiscale in Italia, misura di grande successo dopo la stretta britannica e che dimezza l'Irpef e prevede un forfait sui redditi esteri. la Lega, con un emendamento a prima firma Giulio Centemero, propone una proroga di tre anni del regime agevolato per coloro che già beneficiano delle misure in vigore fino al 2024 o che rientrano nel nuovo schema previsto dal decreto. Il prolungamento è subordinato a specifici investimenti: almeno 100mila euro in azioni quotate su Euronext Growth Milan, da detenere per tre anni; oppure in Pir a lungo termine per almeno cinque anni; o ancora, 500mila euro in Btp con vita residua di almeno dieci anni, da mantenere per almeno un quinquennio. In alternativa, è ammesso l'investimento in start-up innovative, quote Oicr del Fondo nazionale strategico indiretto, o un'erogazione liberale di almeno 50mila euro a favore di fondazioni o associazioni impegnate nella ricerca scientifica. I beneficiari devono mantenere la residenza in Italia per almeno quattro anni.
Sul fronte agricolo, un emendamento di Fratelli d'Italia, a prima firma Aldo Mattia, propone di estendere anche al 2025 le procedure semplificate per l'assunzione di manodopera stagionale. La misura è motivata "al fine di limitare il fenomeno del lavoro irregolare in agricoltura" e prevede l'estensione della disciplina per il biennio 2023-2024 fino al 31 dicembre 2025. Gli oneri sono pari a 400mila euro.
Sullo stesso decreto interviene anche Forza Italia. "Abbiamo presentato un emendamento nel quale viene chiarito che le associazioni e società sportive sono organizzazioni senza fine di lucro inserite nell'apposito registro previsto per legge e devono essere esentate dal pagamento dell'Imu indipendentemente dalla diverse attività svolte", ha spiegato il capogruppo Paolo Barelli.
Infine, la Lega interviene con un emendamento a firma Alberto Gusmeroli per concedere ai Comuni la facoltà di esentare dall'Imu gli immobili delle scuole paritarie. Nello specifico, si tratta delle unità immobiliari appartenenti alla categoria catastale B/5 che ospitano "asili nido, scuola per l'infanzia e scuola primaria".