Banca Popolare di Sondrio ha incrementato raccolta e impieghi nel corso del 2012 e promette ora ai suoi oltre 130mila soci «un appagante dividendo». Il messaggio è contenuto nella tradizionale lettera di fine anno alla base sociale firmata dal presidente della cooperativa lombarda Piero Melazzini.
Il 2012 sarà ricordato in Piazza Affari come l'anno orribilis dello spread in cui l'euro ha rischiato di finire in pezzi, ma Melazzini assicura che Popolare Sondrio ha accumulato sufficienti energie in conto economico (complice un'attenta attività finanziaria) sia per distribuire una cedola generosa sia per rafforzare i mezzi propri. In sostanza, Bps è diventata più solida e Melazzini rimarca «il gradimento» dimostrato della clientela» verso i prodotti e servizi della banca. Positivi anche i conti della controllata Bps Suisse, che ha incrementato l'operatività e avviato l'ufficio di rappresentanza di Neuchâtel.
Popolare Sondrio, che da sempre sceglie una politica di crescita fatta di piccoli passi e si è tenuta volutamente lontana da fusioni o acquisizioni anche quando le concorrenti si strappavano le filiali a peso d'oro, ha poi aperto sei sportelli, portando così la rete a un totale di 306.
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