Il conto del salvataggio sale a 86 miliardi

Di giorno in giorno cresce l'entità dell'eventuale finanziamento per salvare la Grecia

Il conto del salvataggio sale a 86 miliardi

Prima erano 50, poi sono diventati 53,5, quindi sono saliti a 74 e ora si è arrivati a 82-86 miliardi: è un conto che sale di giorno in giorno, se non addirittura di ora in ora, quello del salvataggio della Grecia attraverso un terzo programma di aiuti Ue-Bce-Fmi ’spalmatò su tre anni che ora è sul tavolo dei leader dell’Eurozona.

Nel conto, che il documento uscito dall’Eurogruppo invita a ridurre attraverso altri interventi (ad esempio le privatizzazioni), sono compresi tra i 10 e i 25 miliardi di euro che dovrebbero finire nel sistema bancario per fare fronte a ricapitalizzazione e spese legate a prevedibili "fallimenti ordinati".

Ci sono poi le esigenze finanziarie più immediate: sette miliardi di euro necessari entro il 20 luglio per rimborsare la quota in scadenza del debito con la Bce (ma anche quella da 1,6 miliardi scaduta con il Fmi il 30 giugno) che diventano 12 guardando alla scadenza di metà agosto, quando dovrà essere effettuato un altro rimborso alla Bce.

La nuova iniezione di aiuti si andrebbe ad aggiungere a quelle già fatte con i due precedenti programmi.

Dal 2010 la Grecia ha infatti ricevuto prestiti internazionali per 240 miliardi di euro e l’Italia è esposta nei confronti di Atene per circa 40 miliardi. Di contro, il debito pubblico della Grecia ha raggiunto i 320 miliardi di euro, una cifra pari al 180% del prodotto interno lordo del Paese.

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