
La Federal Reserve (Fed) è stata costretta a tagliare di mezzo punto percentuale i tassi Usa, portandoli tra l'1% e l'1,25%. La decisione della banca centrale degli Stati Uniti è scaturita dalla paura per l'impatto economico del coronavirus, ormai sempre più un problema globale.
“Alla luce di questi rischi – ha scritto la Fed in una nota – abbiamo deciso di abbassare i tassi di mezzo punto”. La mossa a sorpresa è arrivata dopo che i ministri delle Finanze e i banchieri centrali del G7 avevano annunciato di essere pronti a “usare tutti gli strumenti appropriati” per contrastare l'emergenza sanitaria rappresentata dalla diffusione del Covid-19.
Nelle scorse settimane anche Donald Trump aveva richiesto a gran voce la riduzione dei tassi. La reazione del presidente americano non è tardata ad arrivare: "La Federal Reserve sta tagliando i tassi ma deve ulteriormente allentare la stretta monetaria e, soprattutto, allinearsi con gli altri paesi concorrenti. Non stiamo giocando su un campo allo stesso livello. Non è giusto per gli Stati Uniti. È finalmente arrivato il momento di promuovere la Federal Reserve. Più facilità nei tagli!".
La mossa della Fed
La decisione di ridurre i tassi al di fuori del consueto programma di incontri, presa tra l'altro all'unanimità dal comitato di politica monetaria della stessa Fed, è stata la prima dalla crisi finanziaria del 2008. La banca centrale Usa ritiene che il coronavirus ponga dei seri rischi all'attività economica. Per questo motivo ha ribadito che “monitorerà da vicino l'impatto dell'epidemia” anche se ha rassicurato sul fatto che “i fondamentali dell'economia statunitense rimangono forti”.
Il provvedimento della Fed ha fatto cambiare anche segno alle Borse Usa. Queste erano balzate istantaneamente sopra la parità, salvo poi tornare in calo poco più tardi. Wall Street aveva invertito la rotta dopo l'annuncio del taglio dei tassi da parte: basti pensare che istantaneamente l'indice Dow Jones guadagna lo 0,66% e il Nasdaq lo 0,49%.
Discorso analogo per le Borse europee, nei giorni scorsi colpire dal Covid-19: Milano è avanzata del 2,21%, mentre Francoforte e Parigi rispettivamente del 2,79% e del 2,51%. Londra ha invece guadagnato il 2,05%.Per finire l'euro, la moneta europea, ha chiuso a 1,1191, dopo aver toccato un top di 1,1212 dollari. È calato a 120,32 yen. Dollaro/yen giù a 107,50.
Ricordiamo che numerosi analisti erano convinti che la banca centrale americana scendesse in campo per
supportare i mercati. Altri governatori avevano infatti palesato la possibilità di intervenire per contrastare il contraccolpo economico del coronavirus sull'economia, compresa la Bce di Christine Lagarde.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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