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Coronavirus, Manley: "Stabilimento Fca produrrà mascherine"

Il Ceo di Fca annuncia che l’azienda è al lavoro per riconvertire la sua produzione. Verranno prodotte un milione di mascherine al mese da donare ai medici

Coronavirus, Manley: "Stabilimento Fca produrrà mascherine"

In molti lo stanno già facendo. Imprenditori che raccolgono il grido di aiuto di governo e medici che sono in prima linea. Stanno riconvertendo la loro produzione per far fronte all’emergenza coronavirus. Tra loro, oggi, anche Fca. "A partire da oggi avvieremo tutte le attività necessarie per convertire uno dei nostri stabilimenti alla produzione di mascherine facciali. L’obiettivo è di iniziare la produzione nelle prossime settimane e arrivare a produrre oltre un milione di mascherine al mese che saranno donate ai primi soccorritori e agli operatori sanitari". È quanto scrive il Ceo di Fca, Mike Manley, in una lettera ai dipendenti resa nota da fonti sindacali.

Un’assunzione di responsabilità e vicinanza ai migliaia di malati che va sottolineata. "Tanti di voi - aggiunge - sapranno che in Italia i nostri team di engineering e del manufacturing, insieme ai colleghi della Ferrari, stanno collaborando con Siare Engineering, una delle poche aziende che producono respiratori, per aiutarli a raddoppiare la loro produttività. Poter reindirizzare le nostre risorse a sostegno di chi ne ha più bisogno mi rende orgoglioso di far parte di questa azienda".

Nei giorni scorsi Fca ha cambiato passo e ha deciso una radicale fermata degli stabilimenti nella maggior parte dei siti europei. Una decisione per rispondere in maniera massiccia all’emergenza sanitaria da coronavirus. Scelta che è stata seguita anche dal gruppo Psa, il produttore francese di Peugeot e Citroen che si sta fondendo con Fca. Psa ha deciso la chiusura di tutti i siti produttivi transalpini. Stesso discorso per Renault che ha deciso di fermare tutti i suoi impianti in Francia.

L’annuncio di Fca è arrivato lunedì scorso, a mercati ancora chiusi, dopo che nel fine settimana era stata la Ferrari a dire che avrebbe chiuso Maranello e Modena per due settimane. "Fiat Chrysler Automobiles N.V.", si leggeva nella nota ufficiale della casa auto, "ha annunciato oggi che le sue controllate Fca Italy e Maserati sospenderanno temporaneamente la produzione nella maggior parte dei loro stabilimenti produttivi in Europa". Stop che qualche giorno più tardi avrebbe investito anche il nord America.

La sospensione temporanea, che sarà in vigore fino al 27 marzo 2020 (ma che probabilmente sarà prorogata), rientra nell’implementazione di un’ampia serie di azioni in risposta all’emergenza Covid-19. Fca ha fatto sapere che userà questo periodo di sospensione per una revisione dei processi produttivi ed è al lavoro con i fornitori per far sì che tutto possa ripartire ai livelli di produzione previsti nei piani ante-coronavirus.

Gli stabilimenti interessati dalla chiusura sono per l’Italia: Melfi, G. Vico (Pomigliano), Cassino, Carrozzerie Mirafiori, Grugliasco e Modena.

Resteranno per ora aperti, in Italia, gli stabilimenti di produzione dei motori per garantire l’approvvigionamento degli impianti esteri.

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