Economia

Anticipo della pensione: ecco chi può richiederlo

C'è tempo fino al 15 luglio 2022 per richidere l'Ape sociale, il contributo che l'Inps eroga per accompagnare all'età del pensionamento alcune categorie di persone. Ecco quali e come farne richiesta

Cos’è l'Ape sociale, l’anticipo della pensione erogato dall’Inps. Chi può richiederlo

L’Ape sociale 2022 permette di chiedere l’anticipo della pensione da parte di alcune categorie di persone, un contributo che servirà loro a raggiungere l’età pensionabile e quindi percepire l’assegno mensile erogato dall’Inps. In altre parole, le persone che ne hanno diritto, saranno poste in pare a carico dello Stato fino a quando non raggiungeranno una maggiore solidità economica.

La Legge 234/2021, la cosiddetta Legge di bilancio, prevede che l’Ape sociale possa essere richiesta anche nel 2022 ma entro scadenze temporali precise, la prossima delle quali è prevista per il 15 luglio 2022.

Chi può richiedere l’Ape sociale

I requisiti per godere dell’Ape sociale sono diversi e ce ne sono di subordinati tra loro.

Occorre innanzitutto avere compiuto il sessantatreesimo anno di età, non avere raggiunto l’età pensionabile e non avere goduto o godere di pensioni anticipate o trattamenti simili.

Al di là di queste condizioni occorre che se ne verifichino altre.

Il richiedente deve trovarsi in uno stato di disoccupazione ma occorre che nei tre anni precedenti abbia svolto un’occupazione dipendente almeno per 18 mesi, ovvero un anno e mezzo. A corredo di ciò occorre avere maturato contributi ai fini pensionistici almeno per 30 anni.

Ci sono condizioni che sostituiscono quelle elencate subito sopra e riguardano un’invalidità riconosciuta almeno pari al 74% o l’avere dedicato 6 mesi o più alla cura di un coniuge o di un parente di primo grado affetto da handicap e che vive nella stessa economia domestica

Un’altra condizione coperta dall’Ape sociale riguarda i lavoratori dipendenti che hanno almeno 36 anni di anzianità ai fini contributivi, dei quali 7 conseguiti durante gli ultimi 10 anni al momento della richiesta.

Altre categorie professionali incluse sono:

  • Professori di scuola primaria o pre-primaria
  • Operatori estetici
  • Tecnici della salute e profili qualificati nei servizi personali
  • Addetti ai magazzini, operai specializzati, tecnici di impianti per l’estrazione di materie prime e per la loro lavorazione
  • Artigiani, agricoltori e chi lavora nell’ambito dei mulini, dei forni e delle impastatrici
  • Operai edili e legati al mercato della ceramica il periodo di contribuzione è di 32 anni al posto di 36 anni.

Come si richiede e a quanto ammonta

L’anticipo a carico dell’Inps è ponderato all’assegno che il contribuente riceve al momento in cui potrà godere della pensione (qui è possibile calcolarlo) propriamente detta e non può superare i 1.500 euro al mese. Viene erogato per dodici mensilità annuali ed è sottoposto alla logica dell’esaurimento dei fondi disponibili, può essere integrato ai contributi Iscro destinati ai lavoratori autonomi con partita Iva iscritti alla gestione separata del sistema pensionistico, al Reddito di emergenza e al Reddito di cittadinanza.

La richiesta prevede due fasi distinte. La prima è l’ottenimento delle condizioni di accesso, ovvero la certificazione della soddisfazione dei requisiti, la seconda è la richiesta vera e propria.

Le due fasi devono essere svolte mediante procedura telematica sul sito dell’Inps al quale occorre accedere mediante Spid, Cns o Cie. Questo il link per la verifica dei requisiti, e questo il link per la presentazione della richiesta.

Chi non avesse presentato la richiesta tempestiva la cui scadenza era fissata al 31 marzo 2022, ha tempo per presentare quella intermedia entro il 15 luglio 2022. C’è tempo per l’istanza tardiva che prevede l’invio della richiesta entro il 30 novembre 2022 ma, in virtù dei fondi disponibili limitati, c’è il rischio di non potere vedere soddisfatta la propria domanda anche in presenza dei requisiti necessari.

L’Inps elaborerà le richieste e ne comunicherà l’esito ai contribuenti entro il 15 ottobre 2022 (per chi ha presentato la domanda entro il 15 luglio) e entro il 31 dicembre per chi l’ha presentata entro il 30 novembre 2022.

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