Cronache

Dal cosmo una miniera d'informazioni

Scovati anche i micro-movimenti alle infrastrutture e l'effetto clima

Dal cosmo una miniera d'informazioni

I dati satellitari ricoprono un ruolo centrale nella piattaforma X-2030 di Leonardo. I satelliti, in particolare quelli di osservazione della terra, garantiscono infatti la continuità e l'alta risoluzione del monitoraggio permettendo, ad esempio, di evidenziare spostamenti anche millimetrici delle infrastrutture, analizzare la composizione del terreno o gli effetti dei cambiamenti climatici.

Si pensi al satellite PRISMA dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), in grado di effettuare dallo spazio un'analisi chimico-fisica delle aree osservate, al sistema radar COSMO-SkyMed dell'ASI e del ministero della Difesa, ma anche alla costellazione europea Copernicus che monitora la terra, gli oceani e l'aria mettendo a disposizione ogni giorno circa 250 terabyte di dati. L'Italia, con Leonardo e le joint venture Telespazio e Thales Alenia Space, contribuisce attivamente allo sviluppo tecnologico di tutti questi sistemi all'avanguardia.

Le informazioni raccolte dai satelliti possono offrire un importante contributo anche al monitoraggio e alla tutela dei beni culturali e artistici. Un settore che soffre spesso di problematiche legate alle insufficienti disponibilità di risorse economiche per assicurare il controllo costante di un patrimonio tanto vasto. In tale quadro, le tecnologie satellitari possono rendere possibile un'analisi di contesto ad altissimo dettaglio anche locale che, integrata con i dati provenienti dalla strumentazione in campo, permette una conoscenza d'insieme dello stato di salute dei beni. Una conoscenza estremamente utile per organizzare attività mirate di monitoraggio, prevenzione e manutenzione.

Nell'ambito della tutela del patrimonio artistico e culturale, sono già diversi gli esempi di applicazione della tecnologia satellitare.

Si pensi al progetto POMERIUM, guidato da e-GEOS (società di Telespazio del Gruppo Leonardo e di ASI), cofinanziato da Agenzia Spaziale Europea (ESA) e ASI per la salvaguardia del patrimonio ambientale e culturale del centro storico di Roma grazie a satelliti, droni e alla rete 5G.

I satelliti entrano in gioco anche nei progetti sviluppati da Leonardo negli scorsi anni per la tutela e il monitoraggio dei Parchi archeologici di Pompei e del Colosseo, o in quello per l'area archeologica di El Tajin, in Messico.

Centrali sono anche nel progetto di ricerca europeo HERACLES (HEritage Resilience Against CLimate Events on Site), guidato dal CNR e che coinvolge 17 partner tra cui Leonardo, per lo studio di soluzioni eco-innovative per aumentare la resilienza degli asset del patrimonio culturale ai danneggiamenti prodotti dai cambiamenti climatici.

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