Crisi, pil giù dello 0,8% mai così male dal 2009

Nel primo trimestre 2012 il Prodotto Interno Lordo torna ai livelli di quattro anni fa. Per l'economia italiana si conferma l'andamento recessivo. L'economia a macchia di leopardo dei Paesi dell'Ue

Crisi, pil giù dello 0,8% mai così male dal 2009

Il Prodotto Interno Lordo, nel primo trimestre dell'anno, scende dello 0,8% rispetto ai tre mesi precedenti, dell'1,3% rispetto allo stesso periodo del 2011. I dati della "stima preliminare" forniti dall'Istat parlano chiaro: la recessione per l'economia italiana è confermata.

Il risultato congiunturale del primo trimestre è "sintesi di un aumento del valore aggiunto dell'agricoltura e di una diminuzione del valore aggiunto dell'industria e dei servizi".

Quello preso in esame è il terzo trimestre consecutivo in cui il dato congiunturale del Pil si mantiene negativo. Nel terzo trimestre dello scorso anno il dato era fermo a -0,2%, -0,7% nel quarto trimestre. E il dato relativo al primo trimestre del 2012 è il peggiore che si registri dal primo trimestre del 2009, quando il calo rispetto al trimestre precedente aveva raggiunto il 3,5%.

Nel primo trimestre del 2012 rimane stabile il Pil dell'Eurozona. Nonostante la mancata crescita, il risultato è comunque superiore alle attese, che prevedevano un calo dello 0,2%.

A preoccupare però non sono soltanto i dati sul Pil.

Lo spread tra Btp e Bund tedeschi, che ieri aveva raggiunto quota 450 punti, per poi tornare a scendere in serata, ha raggiunto nuovamente (e superato) i 450 punti, con un rendimento al 5,98%. La nuova impennata è stata determinata anche dal mancato accordo tra i partiti Greci per un governo di coalizione.

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