Economia

Debiti Pa, l'Ue: "Nessun assegno in bianco"

La Commissione europea appoggia la necessità di smaltire i debiti della pubblica amministrazione verso le imprese. Ma senza aumentare il deficit né il debito "oltre i limiti autorizzati"

Debiti Pa, l'Ue: "Nessun assegno in bianco"

L’Italia ha chiesto alla Commissione Ue una valutazione del decreto sui debiti della Pubblica amministrazione. Fonti precisano che Bruxelles "si riserva di fare l’analisi" e considera "positive" le intenzioni del governo, ma "non è disposto a firmare un assegno in bianco". Ricordano inoltre che "la riduzione del debito è più importante del deficit". In altre parole la Commissione europea è d'accordo con le misure per venire incontro alle legittime richieste delle imprese italiane, che reclamano non tanto aiuti ma solo di essere pagate per il lavoro svolto. Bruxelles però aggiunge che ciò deve essere fatto assicurando nello stesso tempo l’uscita dell’italia dalla procedura per deficit eccessivo.

La Commissione europea ha ribadito che "sostiene con decisione la rapida riduzione del debito commerciale italiano", ma questo deve essere fatto "garantendo la chiusura della procedura di deficit eccessivo per l’Italia", ha detto il portavoce della Commissione Olivier Bailly leggendo una dichiarazione del commissario Ue agli affari economici Olli Rehn. Il portavoce ha voluto fare dei "chiarimenti" di sua iniziativa e ha sottolineato che la Commissione "attende con impazienza il decreto sui pagamenti arretrati" che il governo italiano si appresta a varare.

La procedura di deficit eccessivo scatta quando un paese supera la soglia del 3% del deficit rispetto al Pil. Può essere chiusa quando un paese dimostra di poter tornare al di sotto di questa soglia in un modo "duraturo", secondo quanto stabiliscono le norme Ue. Intanto si apprende che la Banca Centrale Europea nella riunione di oggi ha lasciato il tasso d’interesse di riferimento fermo allo 0,75%. La decisione era attesa dal mercato.

Il Consiglio dei ministri per varare il decreto sul pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione si svolgerà con ogni probabilità o sabato o al più tardi domenica.

I ministri sono già stati preallertati ed è stato chiesto loro di essere reperibili.

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