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La bozza del Dl agosto: scatta il "blocco" delle cartelle

Nel dl Agosto cartelle esattoriali bloccate fino al 15 ottobre. Ma la maggioranza litiga sui licenziamenti. Cgil, Cisl e Uil pronte allo sciopero generale

La bozza del Dl agosto: scatta il "blocco" delle cartelle

Altri 25 miliardi per dare ossigeno all’economia. Il decreto Agosto spacca il governo. La maggioranza è divisa su tutto e non è una novità. Vive alla giornata. Ma a preoccupare cittadini e opposizioni c’è l’economia che singhiozza. Anche per questo i sindacati sono sul piede di guerra. Al centro del contendere c’è il blocco dei licenziamenti. Una questione che fa litigare profondamente i giallorossi e su cui il premier, Giuseppe Conte, deve trovare una quadra il prima possibile.

Sul tavolo del ministero dell’Economia ci sono alcune richieste mirate presentate dalle imprese chiamate a fare i conti con bilanci in rosso e perdite di fatturato. E anche con loro il governo sta cercando un accordo. Nella bozza di decreto che circola in queste ore si trovano varie misure. Forse troppe. E in contrasto tra loro. Come spesso è accaduto in questi mesi. Troviamo il rinvio del 50% delle tasse sospese durante i tre mesi di lockdown e la proroga a fine anno della Tosap e della Cosap per sostenere turismo e ristorazione. Lo scrive il Sole 24 Ore. Poi c’è il rifinanziamento dell’operazione cashback da far decollare il primo gennaio prossimo e il sostegno immediato ai settori più colpiti dalla crisi con una partecipazione dello Stato alle spese sostenute dai cittadini che pagano con moneta elettronica.

Si punta a ridurre l’uso del contante. Il cittadino che compra un qualsiasi bene con carte di debito, di credito o qualsiasi altra forma di pagamento elettronico beneficerà di uno sconto e si vedrà restituire una quota della spesa sostenuta. I giallorossi seguono è il modello inglese. A Londra per tutto il mese di agosto è arrivato "Eat out to help out" con cui si potrà pranzare e cenare nei ristoranti da lunedì al mercoledì a spese dello Stato per almeno il 50% con un costo massimo di 10 sterline. L’Italia vorrebbe copiare questa legge, ridimensionando il bonus al 20% dei consumi ma estendendola fino a dicembre. Il rimborso potrebbe arrivare direttamente sul conto corrente o, come seconda opzione, scaricando una App. Il costo dell’operazione si attesterebbe a circa un miliardo.

Tra le operazioni che riguardano il fisco, si conta il rinvio di 60 giorni della ripresa della riscossione ordinaria. Le circa 6,7 milioni di cartelle che l'Agenzia delle entrate è pronta a notificare dal prossimo primo settembre ai contribuenti morosi saranno inviate a imprese e cittadini solo dopo il 15 ottobre. Sei settimane di respiro in più per i contribuenti in difficoltà che allineano la ripresa della riscossione al termine (salvo nuove proroghe) dello stato di emergenza.

Un altro miliardo è quello che chiede la ministra per le politiche agricole e alimentari, Teresa Bellanova, da destinare ai 180mila ristoratori che offrono nelle loro tavole prodotti alimentari made in Italy. Un finanziamento immediato e diretto senza complicazioni burocratiche tutto a fondo perduto di almeno 5mila euro a ristoratore che sostiene il cibo italico.

Ma, come scrivevamo all’inizio, il governo litiga al suo interno. Si assiste a un vero e proprio braccio di ferro nella maggioranza. E anche i sindacati fanno la voce grossa. Se nel decreto Agosto il governo non avrà prorogato il blocco dei licenziamenti fino alla fine dell’anno sarà sciopero generale. Parola di Cgil, Cisl e Uil. Nel Palazzo, intanto, si tratta. Da una parte Pd e Italia Viva favorevoli al prolungamento del divieto fino a metà ottobre (quando scadrà lo Stato di emergenza). Il ministro del Lavoro, la pentastellata Nunzia Catalfo, spinge fino a fine anno.

"Se il governo non prorogasse il blocco dei licenziamenti sino alla fine del 2020, si assumerebbe tutta la responsabilità del rischio di uno scontro sociale", scrivono in una nota congiunta i leader dei tre sindacati. Il 18 settembre è già programmata una iniziativa dei rappresentanti dei lavoratori, ma può "essere trasformata in uno sciopero generale, dipenderà solo dalle scelte dell’esecutivo e di Confindustria".

Per concludere, la cassa integrazione sarà prorogata fino a fine dicembre: le prime 9 settimane di Cig saranno per tutti (indipendentemente dal calo di fatturato), mentre la seconda tranche, è lo schema di partenza, avrà dei paletti legati ai cali dei ricavi, per evitare che si ripeta quanto già visto nelle prime settimane di emergenza. Sarà poi estesa la possibilità delle aziende di prorogare fino a dicembre i contratti a termine senza causali. Misura su cui i grillini hanno inizialmente frenato, visto che intacca il cuore del decreto Dignità.

Il cavallo di battaglia che fu dell’ex capo politico Luigi Di Maio.

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