Il decreto Ilva riceve il via libera della Camera e ora passa al Senato

Il provvedimento deve essere convertito in legge entro l'8 agosto

Via libera della Camera al decreto legge per il completamento della procedura di cessione dei complessi aziendali del gruppo Ilva. Il provvedimento, che ora passa all'esame del Senato, è stato approvato con 258 voti favorevoli e 163 contrari. Il decreto scade l'8 agosto prossimo.

Numerose sono state le modifiche introdotte al decreto legge nel corso dell'esame da parte delle commissioni Ambiente e Lavori pubblici e Attività produttive. È stato tra l'altro deciso che lo scudo penale e amministrativo per l'attuazione del piano ambientale Ilva del marzo 2014, esteso dagli amministratori agli acquirenti, varrà fino al termine ultimo per la sua attuazione, cioè il 30 giugno 2017, o al massimo per altri 18 mesi se ci fosse una proroga. Un altro emendamento approvato stabilisce l'istituzione presso la presidenza del Consiglio di un coordinamento tra la Regione Puglia, i ministeri competenti e i Comuni interessati. Lo scopo è facilitare lo scambio di informazioni tra le amministrazioni per l'attuazione del piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria.

Nel rispetto delle condizioni poste dalla commissione Bilancio e vista «l'assoluta esigenza di assicurare le necessarie attività di vigilanza, controllo, monitoraggio e gli eventuali accertamenti tecnici riguardanti l'attuazione del piano», è stata quindi svincolata l'Arpa Puglia dal blocco delle assunzioni. È stato inoltre specificato che le eventuali modifiche al piano ambientale dovranno comunque rispettare gli standard fissati dal piano del 2014.

Un'altra modifica votata dalle Commissioni prevede che della possibilità di consultare la domanda di autorizzazione dei nuovi interventi e di modifica del piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria che l'aggiudicatario potrà presentare dovrà essere data notizia con avvisi su due quotidiani nazionali e due locali.

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