Economia

Botta nel 730: cosa è cambiato con i contanti

Il rovescio della medaglia è il netto risparmio per l’Erario che ha evitato di pagare ai contribuenti ben 164,6 milioni di euro

La botta nella dichiarazione de redditi: cosa è cambiato coi pagamenti in contanti

Gli effetti collaterali del Covid-19 sono evidenti anche per quel che riguarda il Fisco. Analizzando i modelli 730 dei contribuenti italiani si ha un quadro chiaro della crisi economica post pandemica: 2.697 euro di reddito in meno rispetto all’anno precedente, un pesante -11,2%; drastica diminuzione delle detrazioni fiscali e delle spese mediche. Sono questi i risultati del Coronavirus sommati all’obbligo di pagamento tracciabile previsto dal 2020. A creare maggiori preoccupazioni è il sostanzioso calo del reddito, causato, in particolare, dall’utilizzo massiccio della cassa integrazione. Il risultato negativo è venuto fuori nonostante i licenziamenti siano stati, in qualche modo, contenuti.

La crisi economica è evidente e ha ripercussioni anche su modalità precedentemente consolidate. È il caso dei rimborsi fiscali chiesti dai contribuenti direttamente all’Agenzia delle entrate invece che ai propri datori di lavoro, arrivati all’11,2% rispetto al 7,2% di due anni fa. Emblematica anche la diminuzione delle spese mediche. Sono diverse le persone che hanno preferito rimandare le cure, soprattutto durante i periodi di lockdown e quando l'avanzare del Covid-19 ha costretto il governo a dichiarare le zone rosse. Un ulteriore elemento che ha creato difficoltà, come riporta Il Sole 24 Ore, è la disinformazione: dall’anno scorso le spese detraibili al 19% sono possibili esclusivamente se pagate non in contanti, particolare che è sfuggito a molti contribuenti, i quali hanno continuato ad utilizzare denaro contante.

Il rovescio della medaglia è il netto risparmio per l’Erario. I cittadini hanno utilizzato meno detrazioni e il Fisco ha evitato di pagare ben 164,6 milioni di euro. Hanno influito sia i circa 78 euro di spese mediche in meno che si potevano portare in detrazione sia a un calo del 3% dei possibili beneficiari. I calcoli sono addirittura parziali, poiché si riferiscono solo ai modelli 730 inviati dai Caf.

Bisognerà aggiungere a questi, le dichiarazioni prodotte dai commercialisti e da altri intermediari.

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