E Lapo vince in Borsa (+16%) «Ora vogliamo l'America»

E Lapo vince in Borsa (+16%) «Ora vogliamo  l'America»

Un debutto migliore in Borsa per la sua Italia Independent Lapo Elkann non avrebbe potuto immaginarlo. Raffica di sospensioni al rialzo e chiusura a 30,2 euro con un guadagno del 16,15% sui 26 euro del collocamento. Il gruppo attivo nell'occhialeria, nel lifestyle e nella comunicazione capitalizza già 66,7 milioni e il giovane Agnelli già pensa in grande: «Siamo contenti di stare sull'Aim, ma il nostro obiettivo è passare al listino principale».
Nel 2007 forse pochi avrebbero scommesso su quello che sembrava un capriccio dell'esuberante Lapo: disegnare occhiali e creare soluzioni di personalizzazione di classici del made in Italy (come il frigorifero Smeg, la Fiat 500 o la Ferrari). E invece i risultati - con pazienza - sono arrivati. Oggi Lapo Elkann presiede un gruppo che nel 2012 ha fatturato 16 milioni di euro dei quali il 25% dall'agenzia di comunicazione Independent Ideas e che ha conseguito un ebitda di 3 milioni e un utile di 900mila euro. Ma che grazie all'advisor Equita, è riuscita a «strappare» al mercato una valutazione da start-up di Internet con un prezzo di 65 volte gli utili. Ad esempio Luxottica tratta 20 volte i profitti.
Con l'Ipo sono stati incassati 13,6 milioni che saranno utilizzati sia per lo sviluppo che per il riacquisto del 27,5% non ancora detenuto della controllata Italia Independent spa, la scatola proprietaria del marchio, dalla modenese Brama Sportswear e dagli altri soci fondatori. «Abbiamo fissato l'anno scorso una valutazione dell'intera società di 20 milioni - ha spiegato l'ad Andrea Tessitore - e adesso chi non ci ha seguiti si starà mordendo le mani». Con 5,5 milioni il gruppo sarà interamente proprietario della sua gallina dalle uova d'oro. Tra chi si morde le mani anche le banche finanziatrici. Il gruppo ha una posizione finanziaria netta negativa di soli 4 milioni: se avessero iniettato un po' di equity in tempi non sospetti, ieri avrebbero festeggiato anche gli istituti.
Il resto sarà usato anche per aprire un massimo di 7 nuovi negozi monomarca in Europa e Usa. «Entro fine anno - ha aggiunto Tessitore - arriveremo nel quadrilatero della moda a Milano, ma non apriremo negozi solo per fare numero». Lapo Elkann sta già lavorando a nuove partnership, ma per ora non scopre le carte.

Su un punto è stato molto chiaro: l'azienda è «independent» di nome e di fatto. «Le scelte di investimento che fa Exor non ci riguardano: ovviamente sono felice dell'apprezzamento di John e molto contento dei risultati che lui ha conseguito».

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