Buon semestre per Eni che archivia un altro successo esplorativo nell'offshore in Mozambico e chiude il bilancio dei primi sei mesi dell'anno con un utile netto a 3,84 miliardi (0,23 miliardi nel trimestre a fronte degli 1,25 dello stesso periodo 2011). Il cda ha inoltre proposto la distribuzione di un acconto sulla cedola 2012 di 54 centesimi per azione a fronte dei 52 cents distribuiti lo scorso anno.
Molto soddisfatto Paolo Scaroni, amministratore delegato del cane a sei zampe. « I risultati sono buoni anche grazie alla ripresa delle attività in Libia - ha commentato l'ad- Bene lo sfruttamento di nuovi giacimenti in aree a elevato potenziale. Quanto alle dismissioni quelle già avviate delle quote in Snam e Galp ci assicureranno una struttura finanziaria adeguata per sostenere una robusta crescita di lungo termine». E dato che Eni ha incrementato la propria quota di risorse disponibili di 2,2 miliardi di barili anche gli investimenti sono aumentati e, nei tre mesi sono stati pari a 3,02 miliardi (5,65 miliardi nel semestre) e hanno riguardato principalmente lo sviluppo di giacimenti di idrocarburi e l'adeguamento della flotta dei mezzi navali di costruzione e perforazione di Saipem.
Quanto al dividendo 2012 sarà «nell'area di 1,08 euro, esattamente come promesso - ha spiegato ancora l'ad- Rivedremo la nostra politica dei dividendi agli inizi di marzo, in occasione della presentazione del piano strategico. E dunque per ora non ci sarà una ridefinizione. Non abbiamo comunque in programma nessun dividendo speciale». Scaroni ha ribadito il successo degli sconti praticati da alcuni gestori della rete distributiva Agip il sabato e domenica.
Anche se trovare i gestori che aderiscono all'iniziativa non è facilissimo e il prezzo per il diesel ad esempio è già salito a 1,55 euro dagli 1,5 euro promessi all'esordio della campagna.
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