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Eni, Scaroni fiducioso sulla revisione del contratto con GazpromVia ai lavori per il gasdotto South Stream

I negoziati tra Eni e Gazprom per la rinegoziazione dei contratti take or pay procedono bene. È quanto ha confermato l'ad del gruppo italiano, Paolo Scaroni, a margine dell'inaugurazione del gasdotto South Stream ad Anapa, in Russia. «Tutto va secondo gli accordi», ha detto il manager dopo aver incontrato il suo omologo russo Alexei Miller. «Abbiamo parlato dei nostri contratti per adattarli alle nuove condizioni di mercato, credo ci sia una disponibilità da parte di Gazprom a modulare il loro contratto alle condizioni di mercato, che purtroppo è molto debole in questo momento. Oggi l'Europa consuma il 10% in meno del gas che consumava nel 2008», ha aggiunto Scaroni.
È stato il presidente russo Vladimir Putin a dare il via ieri ai lavori per il South Stream, il gasdotto che porterà il metano russo direttamente nell'Europa orientale. Nella cerimonia sono stati saldati due tubi di sei metri con le bandiere dei Paesi partecipanti al progetto.

Eni è socio al 20% del consorzio che costruirà la tratta sottomarina attraverso Saipem. Scaroni non ha voluto fornire alcun commento sulle recenti vicende che hanno interessato la controllata. Gazprom detiene il 50% del consorzio e Edf e Basf hanno il 15% a testa.

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