Esposto alla Consob contro fusione Seat-Iol

Parte in salita l'operazione Seat Pagina Gialle-ItaliaOnline. Gli azionisti di risparmio del gruppo degli elenchi telefonici hanno chiamato la Consob per vederci chiaro sull'annunciata fusione con la società controllata dal miliardario egiziano Naguib Sawiris.

Secondo il rappresentante comune degli azionisti, Stella D'Atri - che ieri ha presentato un esposto alla Commissione guidata da Giuseppe Vegas - sulle future nozze digitali tra i due gruppi potrebbe configurarsi l'ombra di patti occulti tra i soci e pure il reato di insider trading. Secondo D'Atri i fondi azionisti di Seat Golden Tree Asset Management e Gl Europe Luxembourg hanno dichiarato di aver costituito un patto parasociale il 3 aprile, senza aver prima agito di concerto, ma che gli consente un controllo di fatto sul gruppo (senza obbligo d'Opa). Poi, «il 22 maggio ItaliaOnline ha diffuso un comunicato stampa relativo a un accordo tra Sawiris e i principali soci di Seat in merito alla cessione di quote Seat e al lancio dell'Opa». Tuttavia, lo stesso Sawiris, già il 14 marzo, aveva detto di stare «valutando un'acquisizione sempre nel settore Internet», muovendo al rialzo il titolo per diverse sedute. Da qui, la richiesta a Consob di fare chiarezza.

Non c'è pace, dunque, per la società torinese finita per lungo tempo in concordato preventivo (con il nuovo anno ha concluso la ristrutturazione) a causa di un maxi-debito da 1,5 miliardi che ha affossato il gruppo, il titolo e danneggiato fortemente i risparmiatori. Nell'infinita saga che l'ha vista finire in mano ai fondi speculativi, sta per compiersi un nuovo ultimo passo. Secondo i patti parasociali pubblicati ieri online, i fondi venderanno il 53,9% delle azioni a Italiaonline, in cambio di nuove quote. A seguire ci sarà una offerta di acquisto obbligatoria sull'intero capitale di Seat (a 0,39 centesimi di euro) da parte di Italiaonline che porterà, nella terza fase, alla effettiva fusione. Secondo i patti, Seat resterà quotata in Borsa e la nomina dell'ad spetterà a Orascom, la holding di Sawiris. L'attuale ad, Antonio Converti, rimarrà comunque in carica dopo l'avvio dell'integrazione.

La fusione dovrà essere completata in 12 mesi e il cda avrà 5 consiglieri. Dal punto di vista occupazionale, la fusione avrà probabili risvolti occupazionali in Piemonte dato che il baricentro della nuova società potrebbe essere spostato su Milano.

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