Facebook paga 5 miliardi di multa. E ora promette: più privacy agli utenti

Facebook paga  5 miliardi di multa. E ora promette: più privacy agli utenti

La Federal Trade Commission ha patteggiato con Facebook una multa da 5 miliardi di dollari per aver violato la privacy dei consumatori. Un procedimento avviato lo scorso anno in relazione all'accesso ai dati personali di 87 milioni di utenti da parte della società di consulenza britannica Cambridge Analitica. Non solo. La società di Mark Zuckerberg (nella foto) deve anche varare nuove norme che proteggano la privacy degli utenti. Per Ftc, che è stata criticata dai democratici per aver accettato «solo» 5 miliardi e non i 10 minacciati, si tratta di un buon risultato.

«Oltre 200 volte rispetto alla multa precedente da record siglata per questioni di privacy in Usa e 20 volte più grande di quella imposta in Europa in base alla General Data Protection Regulation» - ha detto il presidente dell'autorità Usa, Joe Simons. «Del resto avevamo due opzioni: trovare un'intesa dai termini eccellenti o lottare per anni arrivando probabilmente a ottenere di meno».Facebook dovrà effettuare maggiori controlli sugli sviluppatori di app e dovrà chiedere espressamente ai suoi iscritti di dare il consenso all'uso da parte dell'azienda di dati biometrici generati dal riconoscimento facciale. Apparentemente soddisfatto anche il fondatore, Zuckerberg. «Abbiamo deciso di pagare una multa storica - ha detto- ma ancora più importante, apporteremo alcune importanti modifiche strutturali al modo in cui costruiamo i nostri prodotti e gestiamo questa società. Abbiamo la responsabilità di proteggere la privacy delle persone. Lavoriamo già duramente per far fronte a questa responsabilità, ma ora stabiliremo uno standard completamente nuovo per il nostro settore. Porteremo i controlli sulla privacy in linea con quelli finanziari.

I nostri dirigenti, incluso me, dovranno certificare che tutto il lavoro che dovremo fare soddisfi i nostri impegni sulla privacy». La società istituirà uno speciale comitato per la privacy e avrà anche un «Chief Privacy Officer» e prevede costi elevati per la creazione di questa struttura. Ieri il titolo ha perso lo 0,45% a Wall Street.

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