Il faro della Consob su Passera e sul Monte

Mentre non accenna a placarsi la polemica aperta da Corrado Passera con il Monte dei Paschi, la proposta dell'ex ministro finisce sotto i riflettori della Consob. Anzi resta, visto che già lo scorso 18 ottobre la Commissione guidata da Giuseppe Vegas aveva convocato Passera per chiedere chiarimenti sul suo piano di salvataggio della banca senese. Piano ritirato martedì «per la totale chiusura di Mps», sostiene Passera, ma che secondo i vertici di Rocca Salimbeni era basato «su argomentazioni infondate e incompatibili con la necessità della banca di assicurare parità informativa tra i suoi potenziali investitori e mantenere il controllo delle informazioni fornite».

Dalla Consob si limitano a commentare che la Commissione sta parlando «con tutti i soggetti coinvolti» ma secondo fonti finanziarie l'obiettivo sarebbe quello di approfondire l'effettivo impegno degli investitori trovati dall'ex ministro e, in base a quanto da lui dichiarato, pronti a mettere sul tavolo del Monte almeno 2 miliardi e a garantire per ulteriori 1-1,5 miliardi il prossimo aumento di capitale. Dettaglio che potrebbe avere avuto un effetto sull'andamento del titolo Mps nelle ultime settimane. Ieri le azioni dell'istituto hanno perso il 4,25% a 23 cent sulla scia dell'intero comparto bancario. La performance dell'ultimo mese resta comunque positiva: +26%.

Quanto alla banca, sempre ieri a Milano si è riunito il cda per esaminare la documentazione in vista dell'assemblea del 24 novembre che dovrà approvare l'aumento di capitale di 5 miliardi e nominare il nuovo presidente al posto del dimissionario Massimo Tononi. Il board ha fatto anche un punto sul roadshow internazionale che l'ad, Marco Morelli, sta portando avanti per presentare il piano della banca e trovare investitori.

Morelli ha preso parte al cda in conference call da New York. Sul tavolo non è tornato invece il caso Passera, considerato ormai chiuso. Lo stesso Tononi ieri ha confermato che la decisione sulla risposta data martedì all'ex ad di Intesa Sanpaolo è stata unanime.