Anche quest'anno dagli impianti in Italia di Fca usciranno, includendo la produzione dei furgoni, più di un milione di veicoli. E secondo il sindacato Fim-Cisl, una delle organizzazioni che ha siglato il contratto che ha permesso al gruppo di rafforzare le produzioni in Italia, non è escluso che il livello del 2016 (1.011.136 unità) venga superato. In quattro anni, le fabbriche di Fca hanno aumentato la produzione del 70%, mentre l'occupazione è cresciuta di 3.000 unità tra il 2014 e il 2016.
Dati e stime sull'impegno del Lingotto nel suo Paese di origine sono stati illustrati da Ferdinando Uliano, segretario nazionale di Fim-Cisl, il quale ha anche sottolineato come nel solo sito di Cassino, dove nascono tre modelli Alfa Romeo (Giulia, Stelvio e Giulietta) da gennaio la forza lavoro ha visto aggiungersi 730 nuovi addetti. «Non siamo ancora alla piena occupazione - ha spiegato Uliano - ma gli ammortizzatori si stanno riducendo drasticamente», rispetto alle punte del 40% di quattro anni fa.
Il sindacato si dichiara soddisfatto anche della produzione nel primo trimestre (276.899 veicoli, di cui 201.899 automobili), soprattutto per la quota riferita alla fascia medio-alta, che assicura più redditività, in aumento: oltre il 60% da gennaio a marzo, rispetto al 59% del 2016 e al 20% dei volumi nel 2012. Le attese sono positive vista la recente introduzione, a Cassino, del secondo turno sulla linea che sforna Giulia e Stelvio: rispettivamente oltre 13.000 e 4.800 le unità prodotte al 31 marzo. Per quanto riguarda Mirafiori, il Suv Levante ha riportato la produzione a dati che mancavano da 5 anni.
Un punto anche su Ferrari: più 6% le supercar prodotte a Maranello nei primi tre mesi dell'anno.Le incognite riguardano il nuovo modello per Mirafiori e Modena (Maserati); a Pomigliano quale veicolo sostituirà Panda, destinata alla Polonia; il destino dei lavoratori della linea Punto a Melfi.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.