Nuovo balzo per le azioni Fca (e per quelle della galassia Elkann-Agnelli) dopo l'annuncio, da parte del cda del Lingotto, che lo scorporo di Magneti Marelli dal resto del gruppo sarà completato a cavallo del 2018 con il 2019. La notizia, annunciata in un primo tempo per febbraio, è arrivata ieri, a meno di due mesi dall'Investor Day del 1 giugno. Le azioni della società tecnologica del Lingotto saranno tutte distribuite agli azionisti di Fca e quotate alla Borsa di Milano. Il titolo, già premiato dal boom di vendite negli Usa a marzo, ha accelerato nuovamente, portandosi a 18,47 euro (+4,85%).
In scia, le altre società controllate dalla holding Exor (+4,22% a 59,30 euro): Ferrari +2,5% a 99,20 euro e Cnh Industrial +4,22% a 9,96 euro. Il cda di Fiat Chrysler Automobiles, che si è riunito a Londra, ha così autorizzato il management a sviluppare e implementare un piano per scorporare le attività di Magneti Marelli, asset valutato intorno a 5 miliardi. «La separazione creerà valore per gli azionisti di Fca spiega in una nota l'ad Sergio Marchionne, deus ex machina dell'operazione e, nel contempo, fornirà la necessaria flessibilità operativa per la crescita strategica di Magneti Marelli negli anni a venire. Lo spin-off aggiunge - consentirà inoltre a Fca di focalizzarsi ulteriormente sul proprio portafoglio core e, allo stesso tempo, di migliorare la propria struttura di capitale».
La nota continua precisando che «la separazione di Fca e Magneti Marelli è un ingrediente chiave del Business Plan 2018-2022 che sarà pubblicato in giugno, il passo più appropriato per portare beneficio alla stessa Magneti Marelli, a Fca e ai nostri azionisti». I tempi indicati sono a cavallo dell'anno in corso e il prossimo, ma «Fca potrà, in ogni momento e per qualsiasi ragione, modificare o porre fine all'operazione, e non vi è alcuna assicurazione riguardo ai suoi tempi o al suo completamento».
Nelle ultime settimane sono state avanzate delle ipotesi, come quella del possibile trasferimento di 1 miliardo di debito da Fca a Magneti Marelli. Marchionne, dal canto suo, all'Investor Day potrebbe annunciare l'azzeramento anticipato del debito (2,4 miliardi al 31 dicembre 2017). Ecco perché, ora, bisogna attendere l'appuntamento di Balocco per capire quali mosse ha in testa l'ad di Fca.
Annunciato il via allo spin-off di Magneti Marelli, l'attenzione si concentra sul piano industriale al 2022. I capitoli più attesi riguardano la strategia premium del gruppo, con l'asse Maserati-Alfa Romeo; lo sviluppo della «locomotiva» Jeep (+45% negli Usa a marzo); il rinnovamento delle gamme con l'introduzione di motorizzazioni ibride ed elettriche; la decisione su dove produrre i nuovi modelli, con un focus sugli impianti italiani; e il destino del marchio Fiat, sulla via di un ridimensionamento che avrà in 500 e Panda i modelli simbolo, confinati in Europa, Sudamerica e Turchia (Tipo).
Ci sono poi le joint venture in Cina (Gac), Turchia (Tofas), Giappone (Mazda e Mitsubishi), India (Tata) e Italia (Psa). Ne seguiranno altre (Hyundai)? Ci sarà uno spezzatino, con la cessione di alcune società core? Il nome di chi succederà (salvo colpi di scena) a Marchionne sarà reso noto prima di Natale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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