Economia

Ferrari fa il pieno di ordini. E vince il Gp in Borsa: +7%

Nel terzo trimestre ricavi in calo, ma sale l'utile Stime 2020 al rialzo. Piano "Carbon neutrality"

Ferrari fa il pieno di ordini. E vince il Gp in Borsa: +7%

Ferrari deve aver sviluppato una buona dose di anticorpi contro il Covid-19. A differenza di altri costruttori, infatti, non solo guarda con ottimismo al quarto trimestre («sarà molto forte», l'anticipazione dell'ad Louis Carey Camilleri), ma rivede verso l'alto anche le stime per il 2020. Piazza Affari ringrazia e le azioni di Maranello fanno un balzo di oltre il 7%, chiudendo a 168,30 euro, mentre l'indice Ftse Mib avanzava del 3,19 per cento. In un clima generale depresso dal Covid, l'impennata del Cavallino rampante è seguita ai dati trimestrali della Casa produttrice di supercar e, soprattutto, alle precisazioni arrivate dal vertice.

Ferrari ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto di 171 milioni (+1%), mentre i ricavi netti sono scesi del 3% a 888 milioni. In calo del 7% le consegne: 2.313 unità. Gli altri dati: ebitda di 330 milioni (+6%) e margine salito al 37,2% dal 33,9%; ebit di 222 milioni (-2%), ma margine al 25% dal 24,8%. Con la guidance 2020 rivista nella parte alta della forchetta, sempre che ulteriori restrizioni per il Covid-19 non complichino lo scenario, Ferrari si aspetta ricavi netti per il 2020 superiori a 3,4 miliardi di euro, un ebitda adjusted di circa 1,125 miliardi, con margine intorno al 32,5%; l'ebit adjusted a circa 700 milioni (margine intorno al 20%); l'eps diluito adjusted a 2,8 euro; e il free cash flow industriale intorno a 150 milioni.

Il Cavallino conta inoltre di recuperare, entro l'anno, la produzione di 500 vetture sulle 2mila che non ha realizzato a causa dello stop produttivo causato dalle restrizioni per la pandemia. Camilleri sottolinea anche come gli ordini abbiano raggiunto un livello record: in ottobre hanno superato del 30% la raccolta mensile media pre-Covid del primo trimestre. La novità «Roma», inoltre, sta andando forte in Cina, dove le prenotazioni sono in crescita del 50% rispetto a quelle registrate da «Portofino», in Giappone e in Sud Corea. In più, le supercar italiane attraggono sempre più nuovi clienti. «Siamo anche incoraggiati dai dati demografici di SF90 Stradale (prima ibrida ricaricabile di serie, con 1.000 cv di potenza - ndr) poiché, in termini di portafoglio ordini attuale, i nuovi clienti sono i più giovani tra tutti i modelli che offriamo», il commento di Camilleri. Il 12 novembre, intanto, sarà presentata online l'ultima novità del 2020, un bolide che deriva da un modello precedente, l'ottava new entry delle 15 indicate nel piano industriale al 2022. Camilleri ha infine annunciato che Ferrari punta a raggiungere la carbon neutrality attraverso un progetto che si conoscerà nel 2021.

Il programma riguarderà «l'impronta totale» del gruppo e non le sole emissioni di CO2 che sono «una parte dell'equazione».

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