Economia

Ferrari in tribunale per la «Purosangue»

È guerra sul nome con un ente benefico sportivo omonimo

Pierluigi Bonora

Davide contro Golia, la sfida tra un piccolo ente benefico sportivo e il marchio più blasonato al mondo, Purosangue contro Ferrari. E al centro del contendere c'è proprio la denominazione Purosangue, nome che il Cavallino ha registrato per assegnarlo al suo primo Fuv, l'ultra esclusivo utility vehicle annunciato per il 2022. Ecco allora spuntare la Fondazione Purosangue che rivendica la scelta del nome allo scopo di promuovere la sua campagna contro il doping nello sport (il senso sarebbe quello di sangue puro).

L'ente senza scopo di lucro ha dichiarato di aver registrato la parola come marchio per l'abbigliamento e accessori nel 2013. Ci sarebbe già stato un tentativo di mediazione per un utilizzo distinto della denominazione, ma senza successo. Ora la querelle è in mano agli avvocati. Da Maranello non si fanno commenti. A parlare è invece il legale della Fondazione, Alessandro Masetti, il quale precisa che il marchio è stato usato anche in una partnership per produrre scarpe da ginnastica e vestiti di marca con Adidas, uno sponsor dell'ente. «Non mi farò certo spaventare, anche sapendo che ci troviamo di fronte a uno dei marchi più importanti del mondo», afferma l'avvocato. Rincara la dose Max Monteforte, fondatore di Purosangue: «È un'ingiustizia. Sono un atleta, abituato ad alzarmi alle 4,30 per allenarmi, quindi ho una certa mentalità. Non mi spavento.

E così la battaglia legale approderà in tribunale, a Bologna, il prossimo 5 marzo.

Non è la prima volta che Ferrari incappa in un problema del genere. Nel 2011 il Cavallino rampante fu costretto da Ford (rispetto alla Fondazione Purosangue, in questo caso un colosso) a ritornare sui propri passi. La Ferrari 150, monoposto celebrativa dell'Unità d'Italia, dovette ripresentarsi come Ferrari 150° Italia. Ferrari 150 sarebbe stato troppo simile al nome del re del picck-up, Ford F-150.

E ancora Ford, ma questa volta con Tesla, è riuscita a vincere un'altra battaglia, costringendo Elon Musk a battezzare come Model 3 e non Model E la sua recente berlina elettrica. Model E figura infatti tra i matchi registrati dal gruppo americano. C'è poi la diatriba tra Audi e Fiat sui nomi Q2 e Q4 con i quali l'allora gruppo italiano aveva contrassegnato i tipi di trazione delle vetture Alfa Romeo. Con la lettera Q, seguita da un numero, la Casa tedesca ha battezzato i propri Suv.

Alla storia è passata anche la battaglia Renault-Fiat su Gingo, come doveva chiamarsi la nuova Panda nel 2003. Gingo si poteva confondere con Twingo.

A Fiat fu dato un provvidenziale torto.

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