Mediaset non si ferma. Il titolo del Biscione continua a correre e chiude la giornata in Piazza Affari con un rialzo del 5,77% a 2,01 euro, peraltro dimezzato rispetto alla prima parte della seduta. Dopo aver realizzato il 9,03% giovedì, ieri le azioni del gruppo di Cologno Monzese sono arrivate a guadagnare il 13%, a 2,164 euro. Scambi record per un totale di oltre 79 milioni di pezzi passati di mano, corrispondenti al 6,7% del capitale che, sommato al 5% circolato alla vigilia, porta al 12% circa la quota transitata in Borsa in due sedute.
Tanto che, su richiesta della Consob, la società stessa ha precisato in una nota di non aver nulla di nuovo da comunicare al mercato che possa spiegare i forti rialzi registrati dalle proprie azioni. «In relazione al recente andamento in Borsa delle quotazioni del titolo, Mediaset precisa che la società non ha nuove informazioni da divulgare al mercato rispetto a quanto già comunicato in precedenza», ha precisato la controllata di Fininvest.
In soli due mesi, dunque, dai minimi storici dello scorso novembre il titolo ha guadagnato il 73 per cento. Un rally a tutta velocità, che in Piazza Affari spiegano prima di tutto con la chiusura di posizioni «corte» (ossia ribassiste) da parte degli investitori: in particolare si tratta di alcuni fondi stranieri, che si stanno riposizionando. Attualmente sono tre i fondi (Aqr capital management, Highbridge Capital, Marshall Wace) che hanno aperte posizioni «short» rilevanti segnalate alla Consob, riguardanti il 2,55% del capitale del gruppo televisivo. All'inizio di novembre, sempre secondo i dati Consob, era oggetto di posizioni nette «corte» il 2,9% del capitale, salito nel corso di novembre e dicembre anche sopra il 4 per cento.
I rialzi e i volumi di scambi che si stanno vedendo attualmente su Mediaset quindi non sono dunque legati a novità in arrivo, quanto agli aggiustamenti di portafoglio: ma a dare la spinta decisiva, negli ultimi giorni, sono state le recenti «promozioni» di Mediaset da parte delle più importanti banche d'affari. Una vera e propria valanga di giudizi positivi, guidata da Credit Suisse, che giovedì ha alzato il giudizio sul titolo del Biscione a «outperform» (meglio del mercato) dal precedente «underperform», e rivisto al rialzo il target price, da 2 euro a 2,65. Ieri sono stati gli analisti di Berenberg ad alzare il prezzo obiettivo di Mediaset a 2,6 euro da 1,9, confermando il giudizio «buy»: e nei giorni scorsi anche SocGen e Citi hanno alzato i rispettivi target price, la prima a 1,50 da 0,90 euro e la seconda a 1,30 da 0,90 euro.
Il motivo? La crisi della pubblicità sta per finire, dopo aver subito il calo peggiore da oltre trent'anni, secondo gli analisti della banca d'affari svizzera, che ora vedono all'orizzonte un nuovo ciclo positivo: il 2013 rappresenterebbe il giro di boa, poi il mercato pubblicitario tornerebbe a crescere e con lui gli utili di Cologno Monzese.
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