
«Il settore sottomarino è nel pieno di un nuovo Rinascimento e oggi alziamo ufficialmente il velo sull'hub dell'underwater di Fincantieri: una visione strategica di lungo periodo sullo sviluppo della subacquea, e un percorso di crescita industriale già in fase avanzata». L'amministratore delegatoPierroberto Folgiero lancia la nuova rotta del business subacqueo del gruppo e in occasione del Deepdive - Analyst and Investor Underwater Day che si è svolto a Milano, apre una nuova via per il gruppo della cantieristica declinata tra civile, militare e commerciale.
«Un segmento, quello subacqueo, che nel 2024 ha inciso per circa il 4% dei ricavi e che annuncia l'ad è destinato a raddoppiare, raggiungendo l'8% nel 2027, con ricavi attesi di circa 820 milioni (dai 660 del 2025) e un ebitda stimato di 152 milioni, con un margine ebitda prossimo al 19 percento». D'altra parte, il mercato ha dei numeri monstre: circa 50 miliardi di euro all'anno a livello globale, con una potenziale componente accessibile per Fincantieri di 22 miliardi annui. «In questo contesto il gruppo si posiziona come motore della trasformazione subacquea, offrendo soluzioni integrate che vanno dalla difesa alla sicurezza infrastrutturale, dall'energia offshore fino all'acquacoltura e al mining sottomarino», ha spiegato Folgiero secondo cui «il consolidarsi di una domanda trasversale nei settori della difesa, del dual-use e delle applicazioni civili rende il settore una priorità strategica per governi e industrie».
La traiettoria è tracciata: costruire l'ecosistema subacqueo del futuro. A rafforzamento della piattaforma tecnologica, Fincantieri ha annunciato la firma di un memorandum con Graal Tech, azienda italiana di riferimento nella meccatronica sottomarina. L'accordo prevede una collaborazione in esclusiva per lo sviluppo e la commercializzazione di veicoli autonomi underwater di piccole e medie dimensioni.
Nel disegnare lo scenario futuro Folgiero ha raccontato i mercati chiave della cantieristica navale: dagli Usa all'India, passando per Sud Corea, Malesia, Filippine, Indonesia e Qatar. Proprio con gli Usa definito «partner d'elezione», Folgiero ha annunciato un aumento del business: «Lavoriamo nel Paese da 15 anni e abbiamo già investito 800 milioni, ora aiuteremo il l'amministrazione Trump nell'Artico con rompighiaccio e sistemi di controllo critico».
A sostegno della nuova strategia, Folgiero ha spiegato che sarà importante il mercato della crocieristica e, in particolare, la sua stabilizzazione a 5 miliardi di ricavi: «Abbiamo ordini e visibilità fino al 2036 e puntiamo a stabilizzare il capitale d'esercizio finanziando ciclicamente la costruzione di nuovi navi con gli incassi di quelle completate», ha spiegato l'ad secondo cui Fincantieri è pronta a fare da protagonista: «Abbiamo tutte tecnologie core in tutti ecosistemi: dalla superficie al fondo del mare».
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