Fininvest, sul bilancio pesa Vivendi. Ricavi e investimenti in crescita

Approvati i conti 2016 del Gruppo presieduto da Marina Berlusconi: fatturato oltre i 5 miliardi, utile di 50 milioni al netto dei danni causati dal gruppo francese. Mondadori e Mediaset crescono in libri, digitale e radio

Danilo Pellegrino, Amministratore Delegato Fininvest
Danilo Pellegrino, Amministratore Delegato Fininvest

Il gruppo Fininvest diretto da Marina Berlusconi ha chiuso il bilancio al 31 dicembre 2016 con un risultato operativo positivo per 150 milioni di euro e un utile di circa 50 milioni al netto delle partite straordinarie. Lo rende noto il Consiglio di amministrazione dell'azienda, riunitosi in giornata per la procedura di approvazione dell'ultimo esercizio di bilancio.

La stessa nota sottolinea che i risultati del gruppo vanno inquadrati in un contesto molto particolare, visti i significativi eventi straordinari che l’hanno caratterizzato insieme alle importanti scelte strategiche messe in atto durante l’anno. Da una parte infatti l’andamento economico-finanziario è stato pesantemente condizionato dai gravissimi danni che ha causato il mancato rispetto da parte di Vivendi degli accordi vincolanti raggiunti con Mediaset.

Dall’altra il Gruppo ha realizzato investimenti di ampia rilevanza strategica, come quelli di Mondadori in Rizzoli Libri e Banzai Media e di Mediaset nel settore radiofonico, mentre in parallelo la capogruppo Fininvest ha posto le premesse per il completamento della cessione del Milan, finalizzata durante l’esercizio in corso.

L'utile netto di circa 50 milioni di euro - al netto delle partite non ricorrenti - appare signifcativo, tenuto conto del quadro macroeconomico generale ancora instabile e il contesto di mercato sempre più competitivo.

I NUMERI - I ricavi consolidati del gruppo Fininvest per l'esercizio 2016 sono stati pari a 5.050,8 milioni di euro, in crescita del 6,6% rispetto ai 4.736,3 milioni del 2015.

Il margine operativo lordo risulta pari a 1.217,5 milioni di euro, rispetto ai 1.402,9 milioni dell’esercizio precedente, mentre il risultato operativo di Gruppo è positivo per 147,7 milioni di euro al netto degli oneri non ricorrenti: si tratta prevalentemente di svalutazioni e accantonamenti a seguito di processi di impairment sostenuti da Mediaset a fronte del progressivo peggioramento della performance dell’area pay-tv, deteriorata dagli impatti sull’operatività aziendale del mancato rispetto dell’accordo da parte di Vivendi.

Il risultato netto, escludendo tutti i costi di natura non ricorrente e le perdite del Milan relative al secondo semestre 2016 (importo sostanzialmente riconosciuto da parte dell’acquirente al momento della cessione quale componente del corrispettivo di vendita) è positivo per 46,9 milioni di euro.

Considerando gli impatti delle partite non ricorrenti e l’onere di 95 milioni di euro riferibile all’intero esercizio del Milan (la cui cessione nel 2017 evidenzierà una plusvalenza a livello consolidato di circa 600 milioni di euro), il risultato netto del Gruppo registra una perdita pari a 120,2 milioni di Euro (a fronte di un sostanziale pareggio nel 2015).

La posizione finanziaria netta del Gruppo Fininvest al 31 dicembre 2016 presenta un indebitamento di 1.279,9 milioni di euro, rispetto ai 977,6 milioni del 31 dicembre 2015.

Gli investimenti del Gruppo sono pari a 1.053,8 milioni di euro (1.012,7 milioni nel 2015) e includono investimenti per 312,9 milioni di Euro in partecipazioni, attività finanziarie e aggregazioni di impresa, tra cui Rizzoli Libri, Banzai Media e le attività radiofoniche ex Finelco. Il patrimonio netto consolidato totale al 31 dicembre 2016 risulta pari a 4.268,7 milioni.

Infine, il risultato netto civilistico della Capogruppo Fininvest S.p.A.

per l’esercizio 2016 evidenzia un utile di 3,6 milioni di euro (rispetto all’utile di 221,4 milioni dell’esercizio 2015, che beneficiava della plusvalenza di 272 milioni di euro realizzata con la cessione del 7,8% del capitale di Mediaset).

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