Finmeccanica vince maxicommessa da 2,1 miliardi con Atr Difesa

Parigi«Sarebbe contraddittorio ridurre ulteriormente il numero di caccia F35 da acquistare. Se scendiamo sotto i 90 dovremmo chiederci se abbiamo ancora un'aviazione». Il ministro della Difesa, Mario Mauro, ieri all'Air Show di Le Bourget (Parigi), ha precisato che «il Parlamento è sovrano, si discuterà, ma io devo segnalare problemi e opportunità». E ha contestato i costi del programma: «L' Italia spende 11,8 miliardi e ne ricaverà 15, quindi si guadagna». E i restanti 25 caccia Eurofighter che l'Italia dovrebbe ordinare? Risposta laconica: «Lo capiremo vivendo». Quindi Mauro ha inaugurato il nuovo P.1HH “Hammer Head“, il velivolo senza pilota per missioni di intelligence, presentato da Piaggio Aero Industries e Selex Es.
Ieri, però, è stata la giornata di Atr, la joint venture tra Alenia Aermacchi (gruppo Finmeccanica) e Eads. Vale 2,1 miliardi di dollari, infatti, la supercommessa che arriva da Nord Aviation Capital per 90 aerei Atr 600S. «A fine settimana arriveremo a un portafoglio ordini di 250 aerei, mentre in termini di ordini di quest'anno siamo al di là di 100», ha detto l'ad Filippo Bagnato. Quanto alle polemiche, dopo il ministro Zanonato, è stato il turno di Giuseppe Giordo, ad di Alenia Aermacchi. Il quale ha smentito l'ad di Finmeccanica, Alessandro Pansa: «Non definirei la collaborazione con Sukhoi insoddisfacente.

È una partnership strategica dal punto di vista industriale, tecnologico e dell'occupazione nell'area di Venezia. La consegna del primo Superjet 100 ai messicani è un esempio del fatto che abbiamo raggiunto dei risultati importanti». I “caccia“ Finmeccanica sono già in volo. Per la guerra delle poltrone.

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