Fisco, rateizzazione delle tasse almeno fino a dicembre

Si tratta di una delle misure che potrebbero essere contenute nel prossimo decreto del governo

Fisco, rateizzazione delle tasse almeno fino a dicembre

Pagamento della tasse a rate almeno fino a dicembre e innalzamento del tetto delle compensazioni. Sono queste alcune delle misure sul fisco che potrebbero essere contenute nel prossimo decreto del governo, previsto per fine aprile, di sostegno a famiglie e imprese in questo periodo di difficoltà dovuta agli effetti del Coronovirus e del blocco di questi due mesi.

Mentre è in discussione alle Camere il precedente decreto liquidità, i tecnici del ministero dell'Economia e delle finanze sono al lavoro sul prossimo piano di misure sul fisco che dovrebbero allungare, o in questo case permettere la rateizzazione, dei versamenti che erano già stati sospesi fino a maggio. L'intervento sembrerebbe necessario per evitare l'ingorgo di adempimenti fiscali che, altrimenti, si verificherebbe a giugno e che rappresenterebbe un vero e proprio salasso per il portafogli di famiglie, imprese e lavoratori.

Già il precedente provvedimento dell'esecutivo era dovuto intervenire sul punto, innescando, però, un circolo rischioso in cui i congelamenti delle tasse previsti per i mesi di febbraio e marzo, e poi quello previsto per il mesi di aprile e maggio, avrebbe portato ad un giugno di fuoco per i contribuenti italiani, con tre scadenze, il primo, il 16 e il 30 giugno che avrebbero lasciato vuoto il portafogli molti.

Per il primo giugno erano previsto pagamento rata e arretrati saldo e stralcio e Rottamazione Ter, quinidici giorni dopo il versamento di Iva, contributi e ritenute per la competenza del mese di maggio, oltre al versamento dell'Imu, mentre il 30 giugno erano previsti gli adempimenti fiscali per Irpef, ires e Irap dell'anno 2019 più il pagamento degli accertamenti inviati dell'Agenzia delle entrate-riscossione e gli avvisi di addebito da parte degli enti previdenziali

Così i tecnici del ministero dell'Economia e delle finanze stanno mettendo a punto una norma prevederebbe che i versamenti sospesi potessero essere pagati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un'unica soluzione entro il 30 giugno prossimo, o mediante la rateizzazione in massimo 5 rate mensili di parti importo a partire sempre dal mese di giugno.

L'ipotesi che potrebbe essere inserito nel prossimo provvedimento è di aumentare il numero di rate da cinque a dieci rate, in modo da alleggerire il carico che le imprese si troverebbero a dover affrontare in un momento di inizio ripresa.

Inoltre, potrebbe essere inserito un aumento del tetto massimo precedentemente previsto per le compensazioni, attualmente fissato a 700 mila euro, per facilitare l'avvio di una sorta di partita di giro tra amministrazione e contribuenti.

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