Unicredit chiude il 2016 con una perdita di 11,8 miliardi confermando le anticipazioni contenute nei documenti sull'aumento di capitale ancora in corso. I ricavi sono rimasti sostanzialmente stabili a 18,8 miliardi mentre i costi operativi sono saliti dell'1,5% a 12,5 miliardi. Nel frattempo, sono arrivate altre novità dal fronte degli attuali soci della banca guidata da Jean Pierre Mustier. «Lunedì avremo un consiglio di amministrazione che farà il punto, ma la decisione è già presa da tempo: sottoscriveremo per tutta la quota che abbiamo», ha ribadito il presidente della Fondazione Crt, Giovanni Quaglia, in merito alla sottoscrizione dell'aumento di capitale di Unicredit di cui l'ente è socio con poco più del 2%.
L'impegno finanziario per Crt legato all'operazione sarà «di circa 220-230 milioni», precisando che la quota finale che avrà in Unicredit post aumento non è ancora definita, visto che dipenderà anche dagli altri strumenti nelle mani della Fondazione. Anche la Fondazione Cassamarca ha deciso di sostenere il piano di rilancio «riposizionando la propria quota allo 0,1%». Prima dell'aumento, l'ente aveva lo 0,2 per cento.
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