Economia

La frenata tedesca e l'Europa

L'economia tedesca vive una fase difficile. Le previsioni per il primo semestre del 2022 parlano di battuta d'arresto del Pil e quando il Prodotto interno Lordo di un Paese cala per due trimestri consecutivi significa che tecnicamente è in recessione

La frenata tedesca e l'Europa

L'economia tedesca vive una fase difficile. Le previsioni per il primo semestre del 2022 parlano di battuta d'arresto del Pil e quando il Prodotto interno Lordo di un Paese cala per due trimestri consecutivi significa che tecnicamente è in recessione. Una situazione alquanto anomala per la Germania. Anche l'indice di fiducia del complesso delle imprese tedesche è in calo da almeno sei mesi. La flessione maggiore la si riscontra nei settori delle costruzioni, del turismo e dei servizi. Mentre reagisce meglio il settore manifatturiero, quello che sulla carta avrebbe dovuto patire di più per la crisi globale delle materie prime.

Certo, l'irruzione sulla scena della quarta ondata della pandemia sta contribuendo ad alimentare il clima poco sereno. In una qual misura anche la fine della lunga stagione a guida Merkel può aver inciso a livello psicologico. In ogni caso gli analisti più razionali si domandano se la Germania è di fronte a un incidente di percorso transitorio oppure strutturale. Quel che sta avvenendo a Berlino non può che essere osservato con una buona dose di preoccupazione da tutta l'Europa e in modo particolare dall'Italia. Non dimentichiamo che parliamo del nostro primo interlocutore economico e che rappresenta oltre un quarto della ricchezza del Vecchio Continente.

Ciò vuol dire una cosa molto semplice: se frena la Germania il contraccolpo, prima o poi, viene avvertito, anzi subito, da tutti. Non bisogna quindi cadere nella trappola di manifestare una sorta di compiacimento verso i travagli attuali di quel colosso. I primi della classe piacciono sempre assai poco? Sono di norma antipatici? Spesso è così. Ma l'economia reale non si misura con il termometro della simpatia. Magari, questo inconveniente teutonico, se vissuto con spirito collaborativo, potrebbe addirittura avere l'effetto di rafforzare un sentimento unitario a livello Ue.

Quanto mai opportuno, soprattutto di questi tempi così nebulosi.

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