Economia

Il G20 boccia la linea Merkel Ue: stop al circolo vizioso tra le banche e il debito

Crescita e lavoro prevalgono sull'austerity proposta dalla cancelliera. Monti: "In dieci giorni l'Ue prenderà scelte decisive per risolvere la crisi"

Il G20 boccia la linea Merkel Ue: stop al circolo vizioso tra le banche e il debito

Austerity no grazie. I capi di stato riuniti nel G20 a Los Cabos bocciano la linea promossa dalla Germania di Angela Merkel e puntano invece sulla crescita e sulla creazione di nuovi posti di lavoro, con un occhio attento al rischio di contagio economico. E quindi con misure a favore dell'aumento del firewall anticrisi, il sistema deputato a scongiurare proprio questo rischio.

Prevale la linea portata avanti dagli Stati Uniti e dall'economie emergenti (i Brics, ossia Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), spalleggiata anche da Francia e Italia. Isolata come non mai la Cancelliera, che avrebbe preferito un accento sull'austerity. Il Fondo Monetario Internazionale viene rifinanziato, con nuove risorse che raggiungeranno i 456 miliardi di dollari. E 75 miliardi arriveranno dalle economie emergenti.

Con la Merkel che sottolinea l'importanza di "chiarire rapidamente quale sarà la richiesta spagnola", lo scontro non si limita alle tematiche più generali, ma si sente anche sull'entità degli aiuti che permetteranno la ripresa delle banche iberiche.

In una bozza delle dichiarazioni finali si legge intanto che l'Eurozona prenderà misure per interrompere il circolo vizioso fra i titoli di Stato e le banche sovraesposte al debito sovrano. L’Unione europea, inoltre, mantiene il suo "fermo impegno" per il consolidamento dei conti pubblici e "prenderà in considerazione" il rafforzamento dei legami finanziari tra i Paesi membri. "I mercati in Europa vogliono un’unione più stretta", ha detto oggi Angela Merkel, sottolineando che i Paesi europei si sono già impegnati per dare una soluzione alla crisi del debito

Le frizioni si fanno sentire anche tra gli Stati Uniti e l'Ue. E, all'ultimo momento, il presidente statunitense Barack Obama sceglie di non incontrare i leader europei. Saltano i colloqui con Merkel, Monti e Hollande. E anche quelli con il presidente della Commissione Ue Barroso e del Consiglio europeo Van Rompuy. E neppure sulle ragioni del rinvio Merkel e Obama riescono a trovare un accordo. Per gli Usa la colpa è della cena a cui hanno partecipato i capi di Stato, durata troppo a lungo.

Obama incontra poi Hollande, Monti, Merkel, Cameron, Barroso e Van Rompuy durante la giornata. Quest'ultimo pubblica anche una foto del meeting su Twitter. Tematiche del vertice, durato una ventina di minuti, stabilità, dettagli della strategia possibile per risolvere la crisi europea e strumenti a disposizione per dare stabilità all’Eurozona.L'Europa rimane al centro dei giochi. E della preoccupazione internazionale. E proprio Barack Obama sottolinea con vigore che è giunto il momento "di agire per assicurare che tutti facciano ciò che è necessario per stabilizzare il sistema finanziario,assicurare la crescita, recuperare la fiducia dei mercati ed evitare il protezionismo".

Ma il presidente della commissione Ue, José Manuel Barroso, non ci sta. E a Obama risponde sulla stessa linea espressa ieri in serata da Mario Monti. E ricorda: "Questa crisi è stata originata in Nord America e molti dei nostri istituti finanziari sono stati contaminati a causa delle non ortodosse pratiche delle strutture finanziare Usa. Non siamo venuti qui al G20 a prendere lezioni da nessuno".

A scandire la tabella di marcia è Mario Monti: "Le decisioni le avremo nei prossimi dieci giorni, e l’avvicinamento a queste decisioni nei prossimi quattro", quando cioè incontrerà Hollande, Merkel e Rajoy a Roma. 

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