Gas, Eni ed Enel insieme in Siberia Scaroni: «Sarà meglio della Nigeria»

Gas, Eni ed Enel insieme in Siberia Scaroni: «Sarà meglio della Nigeria»

Per la prima volta nella loro lunga attività, Eni ed Enel hanno avviato, insieme, la produzione di idrocarburi in Siberia nordoccidentale, con un giacimento artico ex Yukos. Un evento per molti versi storico per un Paese come l’Italia che da 60 anni, dai tempi di Mattei, ha sempre importato il gas dalla Russia tramite il Cane a sei zampe. Ma anche per una società come Enel, che finora non aveva mai prodotto direttamente gas.
L’ingresso operativo nell’upstream russo, che suggella il passaggio dalla cooperazione commerciale a quella industriale nel settore energetico, vede inoltre le due maggiori società energetiche italiane andare a braccetto in un’inedita alleanza all’interno di un consorzio, Severenergia, in cui detengono il 29,4% (Eni) e il 19,6% (Enel), mentre il 51% è in mani russe (Novatek e Gazpromneft, controllata da Gazprom). Alla cerimonia di avvio dell’impianto, con la consegna simbolica della chiave e l’accensione di un tasto rosso sotto la neve, sono intervenuti il presidente e l’ad di Eni, Giuseppe Recchi e Paolo Scaroni, mentre Enel era rappresentata da Marco Arcelli, direttore della divisione upstream gas della società. Si tratta del campo del giacimento artico Samburskoye, a oltre 3.000 chilometri da Mosca, nel distretto autonomo dello Yamal-Nenets. Il giacimento appartiene ad Artikgas, una delle società ex Yukos. Eni venderà a Gazprom, con la formula del take or pay, i suoi 9 milioni di metri cubi di gas previsti dopo lo sviluppo di quattro giacimenti locali (con un investimento di circa 3 miliardi di dollari), ma manterrà il diritto di riacquisto e di eventuale commercializzazione sul mercato interno russo. Enel, invece, utilizzerà il gas per alimentare tre delle quattro centrali elettriche della sua società russa Ogk-5, coprendo a regime oltre il 50% del loro fabbisogno e diventando così il primo operatore straniero verticalmente integrato.


«Yamal diventerà per noi più importante della Nigeria oggi», ha sottolineato Scaroni. Ma l’amministratore delegato di Eni promette anche nuove avventure fuori dalla Russia con Novatek, partner in Severenergia: «Siamo in trattative per un progetto esplorativo in un Paese nuovo».

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