Mentre i vertici di Intesa Sanpaolo studiano il dossier Generali, il Leone avanza nel capitale della banca a un passo dal 4,5 per cento. Oltre al 3,04% annunciato venerdì dopo aver ristrutturato il precedente prestito titoli, la compagnia assicurativa detiene un altro 1,084% sempre in prestito titoli. Il totale dei diritti di voto si attesta quindi al 4,49% e ciò fa delle Generali il terzo azionista di Intesa dietro a Compagnia di San Paolo (9,3%) e Fondazione Cariplo (4,8%), ma davanti a Fondazione Cariparo (3,3%).
Primato solo temporaneo, però. Perchè il gruppo guidato da Philippe Donnet non ha ancora completato lo smobilizzo del prestito titoli con cui si era inizialmente protetta da Intesa. Una volta completata l'operazione - avverrà a breve, sostengono fonti vicine alla compagnia -, il Leone resterà con una quota pari a 3,4 per cento. Comunque superiore rispetto al 3,04% reso noto venerdì insieme alla copertura tramite derivati per sterilizzare il rischio. Sempre venerdì il presidente di Generali Gabriele Galateri ha detto che la compagnia è disponibile a valutare ipotesi di collaborazioni industriali con l'istituto capitanato da Carlo Messina purché abbiano come presupposto chiare regole di governance.
Sul fronte Intesa, nel frattempo, l'agenzia Fitch conferma il rating sul debito a lungo termine della banca a BBB+ e
il Viability rating a bbb+. Confermato a BBB+ il giudizio su Banca Imi. Gli outlook sono negativi. In Piazza Affari Generali ha chiuso la seduta in calo dell'1,41% a 14,65 euro mentre Intesa ha ceduto lo 0,18% a 2,16 euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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