Aziende

Una Google tutta italiana per le imprese

Navigare sul web al riparo da spam e profilazione selvaggia

Una Google tutta italiana per le imprese

Non solo Google, Yahoo o Aol. Arriva Weagle, la sfida tutta italiana al classico motore di ricerca, un'alternativa disegnata su misura per il mondo enterprise. La start up milanese che punta a conquistare le imprese, e che promette la fine di spam, fake news e profilazione continua con il claim «Senza Weagle, i tuoi dati sono cibo per algoritmi», è nata nel 2020 grazie a un'idea di Lorenzo Cerrone, ceo e fondatore della società, insieme a Pietro Terraneo Cfo &Co-Founder.

«Questa intuizione - commenta Cerrone - nasce da diversi problemi individuati durante la navigazione web per il mondo B2B e per quello del lavoro in generale. Il mondo dei motori di ricerca è sempre stato considerato un mondo unico, nessuna divisione tra contesto consumer o mondo business e Weagle è stata creata per dare la possibilità a quest'ultimo di avere un'alternativa e uno strumento di navigazione web aziendale professionale, sicura e che ottimizza e fa risparmiare tempo sul web. I nostri target sono le corporate, le istituzioni, le grandi aziende, settore giornalistico, consulenza, bancario, ma ovviamente essendo uno strumento di navigazione web miriamo a scalare tutti i settori che fanno della ricerca web un modo importante di lavorare». Al momento i primi partner sono Cisco, Openitaly, Contents.com, Euractiv e Microsoft for startup.

L'offerta, d'altra parte, rivoluzione il modo che abbiamo di navigare e, in tempi di attacchi hacker continui, è un primo passo verso una maggiore privacy. «Noi garantiamo una navigazione web sicura al 100%, senza possibilità di fughe di notizie, data breach (violazione dei dati personali), targetizzazioni e profilazioni rivendute ai competitors e tutti i rischi che si corrono navigando sul web senza le protezioni adatte», spiega il ceo. Weagle, quindi, rende anonimi i dati ed elimina da tutti i nostri database i dati generati, offrendo in parallelo anche un servizio per la comunicazione tra i vari team per gestire i contenuti web.

Ma come fa concretamente? Si potrebbe immaginare una sorta di filtro che sta tra chi cerca e il classico motore di ricerca a cui Weagle si appoggia, ne incrocia diversi. Weagle, d'altra parte, è l'acronimo di «We are eagle»: come l'aquila studia dall'alto il territorio prima di raggiungere il suo obiettivo, Weagle, come aggregatore di motori di ricerca, parte dall'alto per effettuare la sua caccia, ponendosi al di sopra degli altri strumenti di navigazione e andando a scegliere il risultato di ricerca più adatto, potremo dire «super partes»: «Immaginate conclude Cerrone - una ricerca pulita, senza pubblicità, fatta in parallelo su più motori, che prende il meglio da tutti».

Al momento il gruppo muove i primi passi ma ha raccolto fondi per 185mila euro grazie al sostegno di Banca BCC e Intesa Sanpaolo, con due finanziamenti come startup innovativa, inoltre il fondatore ha investito personalmente oltre 50.000 euro, operazioni che hanno permesso a Weagle di avere una governance al momento indipendente.

La società è poi in gara per un bando Ue da sei milioni: il progetto di ricerca europeo perimetri Horizone, «interazione tra uomo e macchina».

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