Anche nel 2012 il gruppo Poste ha ottenuto buoni risultati, confermando la serie positiva iniziata con il risanamento di inizio secolo. I bilanci sono in profitto dal 2002. L'esercizio chiude con un utile netto di 1.032 milioni a fronte degli 846 milioni del 2011 «e con una redditività che colloca Poste Italiane al primo posto al mondo tra i principali operatori postali internazionali»: così si legge nella nota inviata dal gruppo pubblico guidato da Massimo Sarmi. Alla crescita dell'utile hanno contribuito anche 278 milioni di profitti non ricorrenti relativi a deduzioni Ires e Irap.
I ricavi totali, inclusivi dei premi assicurativi, si attestano a 24 miliardi, in crescita rispetto ai risultati 2011 (22 miliardi) per effetto delle positive performance dei comparti assicurativo e finanziario. Il risultato operativo conseguito è stato di 1.382 milioni, inferiore rispetto all'esercizio precedente (1.641 milioni nel 2011): la crescita dell'area finanza non riesce a compensare la flessione dei ricavi postali (in calo del 9,8%). I dati di bilancio hanno ribadito la leadership assoluta nel settore degli strumenti di pagamento grazie al successo della carta prepagata Postepay e dell'immediato favore ottenuto sul mercato dai nuovi servizi studiati per l'e-Commerce.
I ricavi dei servizi finanziari mostrano un incremento del 5,5% (+279 milioni) grazie ai risultati della raccolta da clientela privata effettuata sia sui conti correnti, sia sui prodotti del risparmio postale. Le carte prepagate Postepay salgono a quasi 10 milioni e confermano la leadership delle Poste nel settore delle carte di pagamento.
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